730/2023 lavoratori agricoli, numerosi i quesiti giunti alla redazione di TuttoLavoro24, in questo articolo abbiamo messo in evidenza “le 4 cose da sapere” per presentare una corretta dichiarazione e ricevere i rimborsi in tempi brevi.
1.sono obbligato a presentare al dichiarazione dei redditi?
2.non ho percepito il trattamento integrativo Ex Bonus Renzi, posso recuperarlo insieme alle altre detrazioni come quelle per i familiari a carico?
3.entro quando posso presentare la dichiarazione per ricevere il rimborso in tempo breve?
4.sto percependo l’assegno unico universale per i figli, in dichiarazione mi spetteranno le detrazioni?
730/2023 lavoratori agricoli: obbligati alla dichiarazione?
I lavoratori agricoli sono obbligati alla presentazione dei redditi se:
nel 2022 hanno percepito un reddito lordo complessivo, superiore a 8.174,00 euro e hanno avuto più di una certificazione unica.
In questo caso, devono trasmettere la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate per effettuare il conguaglio delle imposte.
Il conguaglio può essere a debito oppure a credito.
730/2023 lavoratori agricoli: recupero del TIR, familiari a carico e detrazioni
In fase di dichiarazione, qualora sussistano le condizioni possono essere recuperate le detrazioni che non si sono percepite durante il 2022, e questo è anche uno dei motivi per il quale si consiglia di presentare la dichiarazione anche a chi non ha un obbligo nei confronti del fisco.
Con il modello 730/2023, il lavoratore agricolo può recuperare le seguenti detrazioni (qualora non sono state percepite e al ricorrere dei requisiti):
- recupero delle detrazioni per i familiari a carico: sono considerati fiscalmente a carico, i membri familiari che hanno percepito nel 2022 un reddito complessivo di 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili, per i figli di età non superiore a 24 anni la soglia è aumentata a 4.000 euro;
- recupero delle detrazioni da lavoro dipendente;
- recupero del trattamento integrativo (TIR) conosciuto anche come Ex Bonus Renzi, fino ad un importo massimo di 1200,00 euro: si ha diritto al TIR, quando il reddito complessivo 2022 non è superiore a 15.000 euro oppure a 28.000 euro, ma al verificarsi di una specifica situazione di incapienza dell’imposta lorda rispetto alla fruizione di specifiche detrazioni d’imposta;
- recupero degli oneri sostenuti nel 2022.
Entro quando presentare il 730/2023 per avere il rimborso in tempi brevi
Pe avere il rimborso in tempi brevi è consigliabile presentare il modello entro la prima settimana di giugno, generalmente chi trasmette la dichiarazione entro questo termine ottiene il rimborso a fine luglio/agosto.
Occorre però precisare che la tempistica del rimborso, dipende anche dal sostituto d’imposta del lavoratore agricolo, cioè colui che pagherà l’ eventuale rimborso del 730/2023. Generalmente questo soggetto coincide con INPS o Agenzia delle Entrate.
Si può inserire l’INPS quale soggetto che funge da sostituto, solo quando c’è una prestazione da abbinare al lavoratore agricolo, pagata entro il 30 giugno o nei primi di luglio:
- malattia;
- congedo parentale;
- disoccupazione agricola.
Se invece si trasmette il 730/2023 senza sostituto d’imposta, il conguaglio dell’imposta a credito sarà effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate con tempi più lunghi rispetto a quanto detto prima.
In tal caso l’accredito sarà effettuato direttamente dall’Agenzia entro sei mesi dal termine per la trasmissione della dichiarazione: a partire quindi dal mese di dicembre 2023 ed entro marzo 2024.
Si fa presente che il lavoratore agricolo che vanta un debito nei confronti del fisco non può trasmettere il 730/2023 con INPS come sostituto d’imposta. In questo caso dovrà trasmettere il modello dichiarativo senza sostituto ed effettuare il pagamento con modello f24.
In vista della scadenza del saldo e della prima rata di acconto IRPEF fissata al 30 giugno, consigliamo anche in questo caso di trasmettere la dichiarazione entro la prima settimana/metà giugno in modo tale da poter rateizzare l’importo.
Novità con l’Assegno unico sul 730/2023
Dal 1° marzo 2022 è entrato in vigore l’assegno unico (AUU) e con esso sono stati assorbiti determinati benefici fiscali, come:
- detrazione per i figli a carico con età inferiore ai 21 anni;
- ulteriore detrazione di 1.200 euro per chi ha almeno quattro Figli;
- maggiorazione di 200 euro per ciascun figlio per chi ha tre figli;
- premio alla nascita;
- maggiorazioni di figli portatori di handicap con età inferiore a 3 anni.
Quest’anno nel 730/2023 è presente una novità per il calcolo delle detrazioni dei figli a carico ma bisogna però distinguere due periodi dell’anno:
- il primo periodo: dal 1° gennaio 2022 al 28 febbraio 2022, si dovranno osservare le “vecchie” regole per il calcolo della detrazione dei figli a carico;
- nel secondo che va dal 1° marzo 2022 al 31 dicembre 2022, si dovrà tenere conto invece delle nuove regole introdotte con l’AUU.
La novità è la seguente: per chi ha figli soggetti all’Assegno unico universale, il contribuente in fase di dichiarazione può usufruire e quindi e recuperare le detrazioni, solamente per le due mensilità: gennaio-febbraio 2022.