Calcolatrice

Stipendi NoiPA, ecco come il fisco si “mangia” i bonus.

Ci scrive Mario, un docente di Istituto Superiore:

“Buongiorno, mi chiamo Mario e insegno in un Istituto di II grado. Nel mese di giugno il mio stipendio netto era di circa 1.691 euro, lo stipendio di agosto è salito a 1.710 euro. Neanche 20 euro di aumento malgrado il taglio del cuneo fiscale del 6% e dell’assegno una tantum del 1,5%. Mi aspettavo un aumento di stipendio del 7,5%. Non ho debiti sullo stipendio. Ho chiesto informazioni alla Ragioneria Territoriale dello Stato della mia provincia che, dopo le mie insistenze, mi ha trasmesso i cedolini di giugno e agosto, ovvero le simulazioni dei cedolini, perché agosto deve ancora uscire. Non ci sto capendo nulla. Potete spiegare?”

Stipendi NoiPA, il paradosso dell’aumento del loro e del mancato aumento del netto.

Il nostro lettore ha ragione. Pubblichiamo, togliendo i dati sensibili, i cedolini che la Ragioneria Territoriale dello Stato ha trasmesso al nostro lettore.

Ecco lo stipendio di giugno 2023 del nostro lettore, dove notiamo un lordo di 2.369,66, imponibile irpef di 2.109,11 e un netto di 1.691,85.

Da un controllo risulta che lo stipendio netto è aumentato di soli 19 euro.

L’irpef mensile trattenuta nello stipendio è salita di 159 euro.

Le detrazioni per lavoro dipendente sono diminuite dal 167 a 98 euro.

Come possiamo notare, gli incrementi stipendiali sono stati quasi interamente assorbiti dall’aumento dell’IRPEF mensile.

Il fenomeno è noto in economia e si chiama “Fiscal drag” e, nello stesso tempo significa che, a livello tecnico, non sono state adottate misure che avrebbero potuto ridimensionare il fenomeno dovuto al passaggio all’aliquota fiscale superiore, cioè dal 27% (imponibile mensile fino a 2.333,33 euro) al 35% (infatti il dipendente passa a 2.402,27) per cui il sistema automaticamente aggiusta l’importo delle detrazioni d’imposta per evitare debiti copiosi in sede di conguaglio fiscale.