Il 26 giugno scorso, i 4265 funzionari vincitori di concorso hanno assunto servizio presso le varie sedi dell’Agenzia delle Entrate.
Quando riceveranno il primo stipendio?
Agenzia Entrate, i contratti dei neoassunti devono ancora arrivare alle RTS
Spetta alle Ragionerie Territoriali dello Stato mettere in pagamento gli stipendi dei neo assunti.
A tutt’oggi, tuttavia, i contratti individuali di lavoro non sono pervenuti presso gli uffici periferici del MEF e, per permettere l’emissione urgente entro luglio, è necessario che i contratti siano attivati entro il 16 luglio.
Appare tuttavia molto difficile che gli uffici periferici del MEF siano in grado di attivare un numero così elevato di partite stipendiali.
I problemi sono soprattutto di carattere tecnico, in quanto NoiPA concede pochissimi giorni di tempo per effettuare le lavorazioni on line.
Altre criticità riguardano lo status dei neoassunti. Nel caso un vincitore provenga da un altro ruolo gestito da NoiPA, è necessario aprire una nuova partita stipendiale in quanto l’Agenzia delle Entrate è un ente fuori bilancio.
I 4265 neoassunti, pertanto dovranno probabilmente attendere fino al mese di agosto per il pagamento dello stipendio dei mesi di giugno, luglio e agosto.
I tre cedolini arriveranno tutti insieme con valuta venerdì 23 agosto. Tuttavia, solamente quando l’Agenzia delle Entrate avrà trasmesso i contratti alle RTS saremo in grado di conoscere gli esatti tempi di pagamento.
Le sedi di servizio sono state scelte dai vincitori
I vincitori del concorso dell’Agenzia delle Entrate hanno avuto tempo fino alle ore 23.59 del giorno 29 maggio 2024, per scegliere la sede di servizio.
La sede di servizio è stata assegnata in base alla graduatorie e, se la preferenza non viene espressa, la sede di lavoro viene assegnata d’ufficio dall’Amministrazione Finanziaria nelle sedi rimaste vacanti.
I nomi dei vincitori erano stati pubblicati il 14 maggio scorso, con circa due mesi di ritardo, in quanto la procedura adottata dall’Agenzia delle Entrate per la compilazione delle graduatorie era stata bocciata dal Tar del Lazio in quanto l’Agenzia delle Entrate aveva “illegittimamente applicato la norma “taglia idonei”.
La legge “taglia idonei” ha inserito un nuovo comma – il 5 ter – all’art 35, del Decreto Legislativo 165/2001”, secondo la quale “sono considerati idonei i candidati collocati nella graduatoria finale entro il 20 per cento dei posti successivi all’ultimo di quelli banditi”.
Il provvedimento ha disposto inoltre che la graduatoria ha validità due anni dalla data di approvazione.
Tuttavia, poiché il concorso era stato bandito prima dell’entrata in vigore della legge 112 del 2023, “trattandosi di normativa che limita il favor partecipationis, qualora un bando abbia richiamato una prima legge che ha previsto un meccanismo restrittivo per individuare gli idonei, l’Amministrazione deve conformarsi alla legge sopravvenuta che, nel disciplinare il medesimo meccanismo, abbia disposto – in senso più favorevole per i partecipanti – che esso trovi applicazione solo dopo la sua entrata in vigore”.
La distribuzione delle sedi di lavoro
I posti di lavoro sono i seguenti e precisamente:
- 926 posti destinati alla Lombardia;
- 922 posti destinati al Lazio;
- 689 posti destinati al Veneto;
- 357 posti al Piemonte;
- 362 posti all’Emilia Romagna;
- 341 posti alla Toscana;
- 30 posti alla provincia autonoma di Bolzano;
- 51 posti alla provincia autonoma di Trento;
- 160 posti all’Abruzzo;
- 82 posti al Friuli-Venezia Giulia;
- 152 posti alla Liguria;
- 83 posti alle Marche;
- 90 posti alla Sardegna;
- 20 posti all’Umbria;