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Carta Dedicata a te, da oggi distribuita alle Poste: cosa serve per il ritiro

Carta Dedicata a te, chi rientra nell’elenco dei beneficiari del Comune da oggi 9 settembre può recarsi agli uffici postali a ritirarla, già caricata con i 500 euro.

La misura spetta in automatico alle famiglie composte da almeno tre componenti, in cui nessuno beneficia di altri sussidi statali e il cui ISEE non supera i 15.000 euro. Alcuni Comuni sono riusciti a riservarla anche alle coppie visto che il numero di carte assegnate lo consentiva. In totale, ci sono 1.330.000 carte da attivare.

Carta Dedicata a te: beneficiari e acquisti consentiti

Qualcuno ha già ricevuto la ricarica di 500 euro. Si tratta di coloro che già l’anno passato hanno beneficiato della Carta Dedicata a te. I requisiti, infatti, non sono cambiati: tuttavia, il mantenimento delle condizioni necessarie non assicura l’assegnazione della carta anche nel 2024. Anche perché le carte da assegnare sono limitate e non è detto che la platea degli aventi diritto sia la stessa dell’anno scorso: potrebbe essere più numerosa e, di conseguenza, qualcuno si ritroverebbe per forza escluso.

Con i 500 euro caricati sulla carta si possono effettuare due tipologie di acquisti:

  • generi alimentari;
  • rifornimento di carburante o, in alternativa, abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico locale.

Per attivare la carta occorre effettuare il primo acquisto entro il 16 dicembre 2024. Per spendere l’intera somma ci sarà tempo fino al 28 febbraio 2025.

In quali casi arriva la lettera a casa?

Come detto, per andare a ritirare la carta alle Poste occorre che il proprio nome compaia negli elenchi dei beneficiari. O meglio, il proprio identificativo: spesso il numero di DSU, per motivi di privacy.

Qualche Comune manda anche una lettera a casa: in questo modo si assicura che tutti gli effettivi beneficiari della misura vengano a conoscenza dell’assegnazione della Carta Dedicata a te.

Non tutte le amministrazioni opteranno per questa formula: nel 2023, infatti, alcune si limitarono a pubblicare l’elenco dei beneficiari sulla propria pagina web. Quest’anno però il Decreto Agricoltura ha stanziato 4 milioni di euro che saranno trasferiti direttamente dal Ministero dell’Agricoltura all’ANCI, associazione dei comuni, proprio per favorire l’attività di comunicazione diretta al nucleo familiare interessato.

Altri Comuni, invece, preparano una comunicazione ad hoc che gli stessi beneficiari dovranno andare a ritirare presso il comune o presso altri enti e portare poi all’ufficio postale per il ritiro della Carta Spesa. Insieme serve anche un documento di riconoscimento.

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