Nel 2025 cambia tutto per i precari della scuola: la Carta del Docente è stata estesa anche ai supplenti con contratto fino al 31 agosto. Il bonus, dal valore massimo di 500 euro, è stato accreditato automaticamente il 24 giugno dal Ministero. L’importo potrebbe variare ogni anno, in base ai fondi statali disponibili. Sarà un decreto annuale a definire il valore effettivo del buono destinato alla formazione.
Supplenti Brevi e al 30 giugno: resta solo il ricorso
Nessuna apertura invece per i docenti con contratto al 30 giugno. Per questi lavoratori precari l’unica strada resta quella giudiziaria. Stesso discorso per chi ha incarichi brevi e saltuari. Ma qualcosa potrebbe cambiare dopo la recente sentenza della Corte di Giustizia Europea.
Sentenza UE: escluse illegittime per i contratti brevi
Una svolta arriva dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che con la sentenza C-268/24 del 3 luglio 2025, ha sancito che escludere i supplenti brevi dalla Carta del Docente è contrario al diritto UE. La durata limitata del contratto non è una motivazione valida per un trattamento discriminatorio.
La Corte ha anche rigettato la tesi del Governo italiano che richiamava le esigenze di bilancio come giustificazione per l’esclusione. I giudici europei hanno dichiarato che i vincoli economici non possono giustificare una disparità di trattamento tra personale docente con contratto a tempo.
Già riconosciuto dalle corti italiane
Già in passato, con una decisione della Cassazione dell’ottobre 2023, era stato riconosciuto il diritto al bonus anche per i contratti a termine. Ora l’Europa rafforza questa posizione, aprendo la strada a nuovi ricorsi e possibili modifiche future al sistema di assegnazione della Carta. Novità concrete potrebbero giungere con la prossima legge di Bilancio.



