Nessuna ricarica dell’Assegno di Inclusione ad agosto 2025 per molte famiglie italiane. Il motivo è chiaro: per chi ha terminato i 18 mesi di fruizione a luglio, il sussidio viene sospeso automaticamente.
Fine dei 18 mesi: pagamento interrotto
La normativa prevede che l’Assegno di Inclusione possa essere erogato per un massimo di 18 mesi consecutivi. Una volta esaurito questo periodo, l’erogazione si interrompe, anche se la famiglia ha ancora tutti i requisiti.
Chi ha ricevuto la prima ricarica a febbraio 2024 ha ottenuto l’ultima mensilità a luglio 2025. Dal mese di agosto, quindi, non è previsto alcun pagamento.
La sospensione è automatica
La sospensione dell’Assegno di Inclusione dopo 18 mesi avviene in automatico. Non serve alcun avviso da parte dell’INPS. La carta ADI rimane attiva, ma non viene più caricata fino a nuova domanda.
Per riottenere il beneficio, è necessario attendere un mese di stop (la cosiddetta “pausa tecnica”) e poi presentare una nuova domanda. Solo allora, se in possesso dei requisiti, si potrà tornare a percepire il sostegno.
Quando si può rifare domanda
Chi ha ricevuto l’ultima ricarica a luglio 2025 potrà presentare nuova domanda a partire proprio dal mese di agosto 2025. Se tutto sarà in regola, l’INPS ricaricherà la Carta ADI a partire da settembre 2025. In aggiunta, a queste famiglie, spetterà il Bonus di 500 euro per il mese di sospensione, che – se non arriva ad agosto – sarà liquidato a settembre.
Attenzione però: per le nuove domande valgono gli stessi requisiti patrimoniali, reddituali e familiari già previsti. Se la situazione è cambiata, si rischia l’esclusione.



