I supplenti brevi, all’atto della richiesta della Naspi, si trovano di fronte a due grossi problemi che rendono difficile l’erogazione dell’assegno da parte dell’INPS:
- mensilità ancora non pagate dopo mesi dalla scadenza del contratto
- contributi non presenti nell’estratto conto contributivo.
In questo articolo daremo un consiglio per velocizzare i tempi di erogazione della Naspi che consiste nell’allegare alla domanda un “certificato di disoccupazione”.
Come richiedere il certificato di disoccupazione
Il certificato di disoccupazione è un documento che viene rilasciato, a richiesta, dalle Ragionerie Territoriali dello Stato e serve per attestare la retribuzione percepita e in contributi versati all’INPS.
In genere, i flussi con le retribuzioni arrivano all’INPS molti mesi dopo il mese di competenza e, pertanto, l’INPS si trova nell’impossibilità di verificare l’ammontare della retribuzione e dei relativi contributi pagati.
Quindi il certificato di disoccupazione svolge molteplici scopi:
- riepiloga tutte le retribuzioni lorde;
- riepiloga le date dei versamenti delle ritenute per disoccupazione a carico del datore di lavoro;
- può essere utilizzato al posto dei cedolini che in genere vengono allegati.
Perché il certificato di disoccupazione è importante?
L’inps, in genere, chiede di integrare la domanda di naspi con gli ultimi tre cedolini di stipendio.
Tuttavia, il cedolino di stipendio contiene dati sensibili, per cui il certificato di disoccupazione è preferibile in quanto contiene solo i dati che servono all’Istituto previdenziale per erogare l’assegno.
Pur essendo un documento molto utile e importante, specie per i supplenti brevi, NoiPA non lo rende disponibile nella propria area personale e, pertanto, deve essere richiesto alla Ragioneria Territoriale dello Stato.