Bonus Nido 2023, con l’inizio dell’anno scolastico i genitori con figli affetti da gravi patologie croniche possono contare su questo contributo erogato da INPS.
Per farne domanda c’è tempo fino al 31 dicembre 2023, ma ora che riaprono gli asili può essere utile conoscere nel dettaglio questa misura. Vediamo a chi spetta e di che importi si tratta.
Bonus Nido 2023, a chi spetta?
La domanda per il Bonus può essere presentata dal genitore del minore, nato o adottato, per il pagamento di rette mensili relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati.
È anche possibile avere il rimborso per pagare qualsiasi altra forma di supporto presso la propria abitazione per bambini, al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche. La condizione per riceverlo, infatti, è la patologia cronica del minore per cui lo si richiede.
Bonus Nido 2023: importi e ISEE
L’importo massimo erogabile al genitore richiedente è determinato in base all’ISEE minorenni, in corso di validità, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione.
- ISEE fino a 25.000 euro = budget annuo 3.000 euro (importo massimo mensile erogabile 272,73 euro per 11 mensilità);
- ISEE da 25.001 euro fino a 40.000 euro = budget annuo 2.500 euro (importo massimo mensile erogabile 227,27 per 11 mensilità);
- ISEE da 40.001 euro = budget annuo 1.500 euro (importo massimo mensile erogabile 136,37 per 11 mensilità).
Nel caso in cui non venisse presentato un ISEE valido o qualora il bonus fosse richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, la rata non potrà superare i 1.500 euro annui (136,37 euro mensili), fermo restando che, qualora dovesse essere successivamente presentato un ISEE minorenni valido, a partire da tale data verrà corrisposto l’importo maggiorato fino a un massimo di 3.000 euro annui, sussistendone i requisiti.
La somma rimborsabile, comunque, non può mai eccedere la somma effettivamente pagata per la retta mensile.
Domanda Bonus Nido 2023, quando farla?
Le domande per le mensilità comprese tra gennaio e dicembre 2023 saranno accettate fino a esaurimento del budget disponibile e comunque non oltre il 31 dicembre 2023. INPS le accoglierà in base all’ordine di presentazione. Le eventuali domande che per insufficienza di budget non potranno essere accolte saranno comunque ammesse ma “con riserva”, come già successo anno scorso.
La domanda può essere presentata:
- dal sito INPS, accedendo con le proprie credenziali CIE, SPID, CNS;
- con l’ausilio di un patronato.
Ai fini del rimborso, si ricorda che è necessario che la domanda sia presentata dal genitore che sostiene il pagamento della retta. Nel caso in cui non tutte le rette siano pagate dallo stesso genitore, ognuno di essi potrà presentare domanda, con riferimento alle mensilità per le quali ha provveduto al pagamento.
Bonus Nido 2023: documenti necessari
Alla presentazione della domanda dovrà essere allegata la documentazione comprovante il pagamento della retta relativa ad almeno un mese di frequenza per cui si richiede il beneficio oppure, nel caso di asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, la documentazione da cui risulti l’iscrizione o comunque l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.
La documentazione di avvenuto pagamento dovrà indicare:
- la denominazione e la partita iva dell’asilo nido;
- il codice fiscale del minore;
- il mese di riferimento;
- gli estremi del pagamento o la quietanza di pagamento;
- il nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta.
Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura della pagina INPS del Bonus Nido.