HomeEvidenzaFerragosto, niente festa per chi lavora in Negozi e Centri Commerciali

Ferragosto, niente festa per chi lavora in Negozi e Centri Commerciali

Oramai da anni Ferragosto non è più un giorno di Festa per chi lavora nel commercio e nei centri commerciali. Sempre aperti, tutto l’anno. A differenza degli altri Paesi europei, dove le festività cristiane e nazionali vengono rispettate.

La denuncia arriva, ancora una volta da Filcams-Cgil, il sindacato che rappresenta i lavoratori del settore che ricorda come non abbia “mai rinunciato a rivendicare la necessità di regolamentare le aperture  commerciali, chiedendo dignità per le lavoratrici e i lavoratori del settore”.

Da più di venti anni oramai la “liberalizzazione delle aperture – si legge in una nota del sindacato – non ha giovato ai consumatori né alle imprese, spostando semplicemente le vendite dall’infrasettimanale alla domenica e ai festivi”.

Insomma secondo i rappresentanti dei lavoratori, mettendo sul piatto della bilancia i vantaggi e svantaggi, ne viene fuori solamente ciò che poteva essere acquistato durante la settimana è stato rinviato al fine settimana. Senza grossi guadagni per le aziende del commercio. Posizione evidentemente non condivisa dagli operatori economici, che continuano ad essere aperti, nonostante le festività.

Orari di lavoro penalizzanti

Il sistema delle imprese, continua la nota, ha messo in atto una turnazione molto penalizzante per i lavoratori. In particolare part-time e obbligo di prestazione del lavoro domenicale. Organizzazione che solo dove c’è poi stata contrattazione aziendale è stata resa più equilibrata. Nell’interesse di lavoratori e datori di lavoro.

Il resto d’Europa: negozi chiusi

Nel resto d’Europa i negozi restano chiusi, domeniche e festivi, e sono previsti limiti alle aziende che intendono aprire. A Parigi – ricorda Filcams – dove si sono svolte le Olimpiadi, “è stato disposto un apposito intervento per consentire alle attività commerciali di aprire la domenica in alcune aree, considerato l’eccezionale arrivo di turisti”.

Il sindacato quindi ritorna alla proposta di disporre “le chiusure domenicali e festive con possibilità di deroga solo a livello territoriale attraverso il confronto con le parti sociali”. In questo modo, affidando più spazio alla contrattazione collettiva, potrebbero essere meglio tutelati gli interessi dei lavoratori, ad una turnazione più equilibrate e ad un compenso maggiore.

“Con l’attuale legge – ricorda Filcams – sono le sole imprese a decidere se aprire o no nei giorni domenicali e festivi, è sufficiente che un’impresa decida di aprire e tutta la concorrenza è costretta a fare lo stesso per non perdere vendite, un processo che in questi anni ha portato ad aprire tutte le domeniche e quasi tutti i festive”.

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