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Ambiente. Colombini: “Serve una giusta transizione che protegga i lavoratori dagli effetti negativi”

“Se sulla diagnosi vi è piena concordanza, su come procedere nelle cure ogni medico ha le sue ricette e modalità. Ci sembra questo il senso dei timori espressi oggi dal Ministro della Transizione Ecologia, Roberto Cingolani, alla vigilia del G20 di Napoli su ambiente ed energia”. Lo dichiara il Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini.

“La presentazione, da parte della Commissione europea del pacchetto “Fit for 55” ha rimesso al centro del dibattito molte delle questioni dibattute sulla corsa alla decarbonizzazione. Gli obiettivi della neutralità climatica al 2050 e della iduzione del 55% delle emissioni al 2030 (rispetto a quelle del 1990), seppure condivisi sostanzialmente da tutti, all’atto pratico avranno ripercussioni su tutto il sistema economico. Ecco allora la necessità, più volte evidenziata dal sindacato, mondiale, europeo ed italiano, di provvedere ad azioni che garantiscano una reale “Giusta Transizione” che protegga i lavoratori dagli effetti negativi.

La spinta all’innovazione sottende anche, come più volte sottolineato dalla Von der Leyen, l’obiettivo di fare dell’Europa il continente più competitivo al mondo. Questione non secondaria a cui però devono essere collegate le numerose riforme di cui l’Italia e la stessa Europa hanno bisogno. Nell’insieme i paesi del G20 sono anche concorrenti fra di essi e questo è un elemento che crea difficoltà, come ammesso dal ministro Cingolani, di raggiungere un accordo comune, visto pure che l’Europa è responsabile di meno del 10% delle emissioni globali. In questo processo, occorre fare in modo che come sempre non paghino i più deboli, sia in Europa che nel resto del mondo.

Su questo non dobbiamo chiudere gli occhi e far finta di non vedere lo sfruttamento dei lavoratori delle miniere africane per recuperare i materiali preziosi per le “nostre” auto elettriche o le povertà, anche energetiche, che provocano emigrazioni di massa. I nostri importanti obiettivi vanno raggiunti tenendo presente con chiarezza la necessità di tutelare le lavoratrici ed i lavoratori, altrimenti si rischia di far dilagare la povertà e l’incertezza”.

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Fonte: cisl.it

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