Durante un’audizione presso la Commissione Lavoro della Camera dei deputati, è intervenuto il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico che ha relazionato sugli effetti occupazionali che avrà l’internalizzazione del servizio di Contact Center da parte dell’Istituto annunciando che sono in arrivo circa 3.000 assunzioni.
Il servizio telefonico dedicato alle prestazioni sociali Inps, attualmente affidato alle società esterne Comdata e Network Contacts, tornerà infatti sotto la gestione dell’Istituto entro la fine del 2021.
“Assumeremo circa 3 mila persone e faremo una selezione pubblica. Ci vorrà quindi tempo per fare il concorso, per questo abbiamo rinnovato il contratto esterno per dodici mesi. Dovremo tener conto del forte aumento dei costi registrato nel 2020 e riuscire a contenerli. Noi non possiamo superare la soglia dei 93 milioni di euro l’anno” – ha affermato Tridico durante l’audizione durante la quale ha speso anche alcune parole sull’attività di recruitment che sarà effettuata: “Il reclutamento del personale è una cosa importante e delicata a cui l’Istituto sta dedicando la massima attenzione. Questo dovrà avvenire con una selezione pubblica, che non è un concorso pubblico“.
La scelta Inps però creerà non poche tensioni sul piano sociale con circa 600 lavoratori che ora sono impiegati nel servizio di contact center, ma possiedono solamente la licenza media, che chiedono la stabilizzazione e hanno proclamato uno sciopero nel mese di settembre. Pur trattandosi di personale che nel corso degli anni ha acquisito esperienza e competenza, durante una selezione pubblica che dovesse valutare i candidati sulla base dei titoli posseduti questi lavoratori potrebbero rischiare l’esclusione. Tuttavia, ricordiamo che la selezione pubblica – come specificato anche da Tridico – non segue le stesse regole dei concorsi pubblici, per cui dovremo attendere ulteriori informazioni dell’Inps prima di formulare ipotesi.
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