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Assegno unico figli 2022, cosa succede per i genitori separati o divorziati? I dettagli

Sappiamo che manca pochissimo all’avvio dell’assegno unico e universale per i figli a carico, la cui data di partenza è stata fissata al 1° gennaio 2022 per le domande e al mese di marzo per i primi pagamenti erogati.

Sappiamo anche che questa misura si chiama Assegno Unico e Universale per un motivo: tutti i bonus e le detrazioni che ad oggi spettano alle famiglie con figli minori a carico verranno di fatto eliminate, o per meglio dire inglobate nella nuova misura di sostegno economico. Per conoscere i requisiti e le modalità di trasmissione della domanda all’Inps clicca qui.

Ma cosa succede se i genitori beneficiari dell’assegno sono separati o divorziati? In questo caso, è importante distinguere se l’affido dei minori è esclusivo oppure congiunto. Vediamo entrambi i casi.

Assegno unico figli 2022 genitori separati o divorziati: affido esclusivo

Nell’ipotesi di affido esclusivo, che si verifica quando è solo un genitore a prendersi interamente cura del figlio, l’assegno unico spetterebbe, in mancanza di accordo, al solo genitore affidatario.

Assegno unico figli genitori separati o divorziati: affido congiunto

Se invece l’affido del minore è congiunto, si prevede che l’importo dell’assegno venga erogato nella misura uguale del 50% a entrambi i genitori, essendo appunto tutti e due i genitori a prendersi cura del figlio. Può presentare la domanda solamente il genitore che convive con i figli, pertanto è importante al momento di trasmettere l’istanza inserire anche i dati richiesti dell’altro genitore, in modo che l’assegno possa essere trasmesso ad entrambi.

Comunque, nulla vieta ai genitori di accordarsi e disporre che l’assegno venga erogato interamente a uno solo di loro. Nella domanda deve essere indicato questo caso specifico e l’altro genitore deve validare tale scelta autenticandosi alla propria pagina personale nel sito dell’Inps. Se manca tale validazione, l’assegno sarà corrisposto nella misura del 50% al genitore richiedente.

In entrambi i casi, bisognerà comunque attendere le disposizioni dell’Inps per maggiore chiarezza.

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