Nella difficile trattativa sul Piano Industriale di Bnl, le organizzazione sindacali aziendali hanno unitariamente proclamato una giornata di sciopero per il 27 dicembre, dopo aver ricevuto pieno mandato nelle assemblee svolte, che sono state ampiamente partecipate. L’azienda, a partire dallo svolgimento delle stesse, sta provando a ostacolare l’unico strumento, lo sciopero, che dà voce alla parte debole: le lavoratrici e i lavoratori.
Infatti molte sono state le difficoltà nel far pervenire il link per la partecipazione alle assemblee a distanza, pur previste da un accordo nazionale del settore. L’azienda sta organizzando task forces di lavoratori interinali in forza presso alcuni uffici per sostituire gli scioperanti. Infine, impedisce, alle lavoratrici e ai lavoratori che ne fanno richiesta, di revocare la loro giornata di ferie del 27 dicembre per poter esercitare il diritto costituzionalmente garantito a scioperare, per poter partecipare alla legittima protesta contro i progetti aziendali ! Condanniamo fermamente questo vergognoso boicottaggio aziendale: in un Paese democratico lo sciopero è l’UNICO strumento che consente alle/ai lavoratotrici/ri di lottare per il rispetto dei propri diritti e delle proprie condizioni di lavoro. BNL dimostra ancora una volta, al di là delle belle parole dell’ A.D Goitini, nessun rispetto per le donne e uomini che lavorano presso l’azienda e un atteggiamento padronale da fine ottocento. Abbiamo chiesto all’azienda di revocare immediatamente l’ordine partito dall’alto che impedisce l’esercizio del diritto di sciopero, chiedendo di darci immediato riscontro: ad oggi nessuna risposta. Forte e chiara invece, arriverà la risposta delle lavoratrici e dei lavoratori il 27 dicembre! |
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Fonte: cisl.it