ROMA – Iniziano ad arrivare la prime notizie su cosa conterrà il Decreto Sostegni ter che il Governo si appresta a varare con il Consiglio dei ministri di giovedì 20 gennaio.
Si parte da ciò che il Decreto non conterrà. Secondo l’Adnkronos nel provvedimento non ci sarà spazio per il riconoscimento dell’“indennità di malattia ai lavoratori finiti in quarantena perché in contatto con un contagiato dal Covid“. “Costa troppo”, questa in sintesi il messaggio che fanno trapelare da Palazzo Chigi.
Né conterrà i Bonus ai lavoratori stagionali, spettacolo, intermittenti (le indennità Covid già viste nel corso del 2020 e 2021) e la proroga del Reddito di emergenza nel 2022, i cui interventi sembrano essere rinviati a febbraio.
D’altronde è risaputo che si tratta di un mini-decreto che impegnerà una quantità limitata di risorse. Dopo che erano circolavate voci di un decreto che doveva arrivare a 6 miliardi, sembra che la dote si fermi a 1,2 miliardi e prevederà anche dei ristori in particolare turismo, sport, spettacoli e discoteche.
“Non è escluso” continua l’agenzia di stampa “che le misure contro il rincaro bollette possano slittare di qualche giorno, perché è difficile – secondo diverse fonti – che si arrivi a chiudere il testo già giovedì“. A quel punto l’intervento sui costi energetici, compresi i bonus sociali, potrebbe essere oggetto di uno specifico (e diverso) decreto.
Molto caldo è anche il fronte della Cassa integrazione, con i sindacati e imprese del turismo e servizi, ma anche artigianato e parte dell’industria, che chiedono una proroga della Cig con la causale Covid. Secondo quando si apprende da Il Sole 24 Ore in edicola oggi il Governo “starebbe pensando di proseguire con la Cig Covid cessata a dicembre. Si tratta di poter contare su un ammortizzatore gratuito sia per le imprese sotto i 15 addetti sia per quelle sopra, almeno fino a fine marzo. Il punto di caduta ancora non c’è ed è probabile che i sindacati, convocati domani dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando per un focus sulle politiche a sostegno dell’occupazione di qualità, faranno sentire laloro voce sulle nuove misure allo studio”.
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