È atteso tra giugno e luglio (clicca qui per sapere meglio quando) il pagamento della disoccupazione agricola, il sussidio economico destinato ai lavoratori del settore agricolo che nel corso del 2021 hanno perso involontariamente l’impiego. Il termine ultimo per presentare la domanda per l’indennità è scaduto lo scorso 31 marzo e sappiamo che Inps può impiegare fino a 115 giorni per erogare il pagamento: un periodo lungo, ma necessario a Inps per calcolare con esattezza l’importo dell’indennità.
L’ammontare del sussidio, infatti, non è uguale per tutti ma si basa sul numero di giornate effettivamente lavorate nel biennio precedente all’anno in cui si presenta la domanda. Con 130 giorni lavorati, quanto paga Inps? Che metodo usa Inps per calcolare il pagamento dell’indennità? Queste le domande più frequenti che impazzano sui social. Proviamo qui a dare una risposta, spiegando come l’Istituto calcola l’importo della disoccupazione agricola così da fornire una guida ai percettori che vogliono capire quanto aspettarsi.
Disoccupazione agricola 2022: requisiti
Innanzitutto, per beneficiare dell’indennità di disoccupazione agricola occorrono tre presupposti:
- che siano state lavorate effettivamente almeno 102 giornate nel biennio precedente (anche se non tutte nel settore agricolo, basta che comunque queste ultime prevalgano);
- che si abbiano almeno 2 anni di anzianità contributiva nel settore dell’agricoltura (con riguardo al biennio precedente);
- che si sia iscritti agli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti per il 2021 o, in alternativa, contratto a tempo indeterminato per parte del 2021.
Una volta accertata la presenza di questi tre requisiti, passiamo a calcolare l’importo del sussidio.
Disoccupazione agricola 2022: calcolo
L’importo è calcolato sulla base della retribuzione: 40% del salario medio per gli operai agricoli con contratto a tempo determinato e 30% per i lavoratori a tempo indeterminato. Nel caso in cui il lavoratore abbia instaurato più rapporti di lavoro con retribuzioni differenti, il salario medio è calcolato attraverso la media ponderata tra i diversi salari.
Tale salario medio viene poi moltiplicato per il numero di giornate pari a quelle lavorate nell’anno precedente entro il limite massimo di 365 giornate annue. Da queste vanno detratte:
- le giornate di lavoro dipendente agricolo e non agricolo;
- le giornate di lavoro in proprio, agricolo e non agricolo;
- le giornate indennizzate ad altro titolo (malattia, maternità infortunio, etc.) e quelle non indennizzabili (espatrio definitivo, etc).
Da questo totale calcolato l’Inps sottrae un contributo di solidarietà del 9%, fino a 150 giornate massimo. Dalla sottrazione del totale calcolato e il contributo di solidarietà, si determinata l’imponibile sui cui calcolare l’Irpef sulla disoccupazione agricola.
Infine, occorre far presente che se la domanda viene presentata con l’assistenza di un patronato c’è da sottrarre un ulteriore contributo sindacale che lo stesso patronato si attribuisce, con un importo che varia tra gli 80 e i 100 euro. Altrimenti, nel caso in cui la domanda venga presentata telematicamente accedendo con lo SPID sul sito istituzionale Inps, non ci sarà alcuna trattenuta sindacale.
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