Si è tenuto ieri il VII Congresso UILA a Roma. Il Segretario Nazionale del sindacato dei lavoratori agricoli, Stefano Mantegazza, nella sua relazione introduttiva ha invitato il nuovo Governo, e Fratelli d’Italia in testa, a mettere nell’agenda sociale i temi del lavoro e delle tutele. Come qualle in materia pensionistica.
Essenziale partire dalla Riforma della Legge Fornero, ha sottolineato Mantegazza alla presenza del Presidente INPS Pasquale Tridico.
“Proponiamo – annuncia – una riforma che si basi su tre pilastri: permettere a tutti coloro che hanno 62 anni di età o 41 anni di contributi di uscire dal mercato del lavoro e accedere alla pensione (con il vincolo di non poter lavorare fino al raggiungimento del requisito del pensionamento di vecchiaia); l’introduzione di una “pensione contributiva di garanzia” che compensi la discontinuità di carriera dei giovani e garantisca loro una pensione dignitosa; il riconoscimento di 12 mesi di anticipo rispetto all’età legale per l’accesso alla pensione di vecchiaia per tutte le lavoratrici per ogni figlio avuto o adottato”.
“Infine, – conclude – vorremmo trasformare la pensione di cittadinanza in pensione di garanzia, fruibile dai 60 anni, svincolata dal nucleo familiare a fini dell’Isee, una sorta di trattamento minimo per affrontare la precarietà, vuoti e ritardi contributivi”. In questo modo la pensione di cittadinanza sarebbe per tutti quelli che hanno un trattamento sotto ad una certa soglia.