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Lottomatica: stato di agitazione

Stato di agitazione di tutto il personale contro l’utilizzo della crisi per giustificare le inaccettabili scelte aziendali!

Dopo gli incontri tenuti con l’azienda come OO.SS. e Coordinamento Nazionale delle RSU purtroppo dobbiamo dare un giudizio molto negativo delle iniziative aziendali e delle ricadute sulle lavoratrici e i lavoratori di Lottomatica.

Dopo aver annunciato il mancato pagamento del PdR e dei premi che avrà pesanti ricadute sul salario, aver comunicato le ulteriori settimane di Cassa Integrazione per 144 lavoratori del gruppo, l’azienda ha inoltre presentato un piano di riorganizzazione che vede la possibile chiusura delle sedi dei CEZ nei territori.

In poche parole si utilizza la crisi per attuare una riorganizzazione aziendale che vede pagare pesantemente le lavoratrici e i lavoratori della società.

Lottomatica oggi è un grande gruppo globale che fa utili da anni e anche quest’anno, pur in presenza della crisi dovuta alla pandemia, continuerà a far utili. E’ cresciuta enormemente negli anni ed ha acquisito società e gruppi esteri divenendo così uno dei maggiori players del mondo nell’ambito dei giochi e dei servizi grazie anche alle lavoratrici e ai lavoratori della società e alle attività acquisite dai Monopoli di Stato.

Lavoratrici e lavoratori che in anni di lavoro grazie alla loro dedizione e alla loro professionalità hanno contribuito fortemente ai grandi risultati aziendali di cui la proprietà e gli azionisti si sono avvantaggiati enormemente.

Come OO.SS. e Coordinamento Nazionale delle RSU riteniamo quindi inaccettabile quanto sta facendo l’azienda per cui nel proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale chiediamo un incontro urgente con l’Amministratore Delegato della società al fine di confrontarci nel merito delle scelte aziendali e delle prospettive del gruppo.

Chiederemo inoltre un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico e ai Monopoli di Stato per analizzare la situazione e le ricadute delle scelte del Governo nel settore ma anche per discutere delle attività esternalizzate dall’azienda e delle decisioni del gruppo rispetto all’Italia.

Nei prossimi giorni convocheremo assemblee in tutti i siti aziendali per valutare, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori della società, ulteriori iniziative di lotta contro:

  • la chiusura delle sedi;

  • Il mancato pagamento dei premi;

  • l’ulteriore ricorso alla cassa integrazione

  • l’assenza di percorsi di confronto preventivi sulle scelte che ricadono sui lavoratori

Fiom, Uilm, Fismic nazionali

Roma, 10 giugno 2020

 

 

 

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Fonte: fiom-cgil.it

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