HomeEvidenzaReddito di Cittadinanza: 10 novità nel 2023

Reddito di Cittadinanza: 10 novità nel 2023 [UFFICIALE]

Reddito di Cittadinanza, ora che il testo della Manovra di Bilancio è stato definitivamente approvato si può avere una chiara rappresentazione del quadro delle novità che lo interessano per il 2023.

Novità che interessano anche i nuclei percettori, in attesa che venga definitivamente abrogato a partire dal 1° gennaio 2024, come anche previsto dalla Manovra.

Le novità sul Reddito di Cittadinanza le abbiamo contate, sono esattamente 10 e allora elenchiamole di seguito:

  1. Nel 2023 il Reddito di Cittadinanza viene erogato per un massimo di 7 mensilità.
  2. Continuano a percepire normalmente il Reddito, senza il limite delle 7 mensilità, i nuclei dove ci sono minori, queste disabilità o persone con più di 60 anni.
  3. Gli occupabili, soggetti tra i 18 e i 59 anni, che hanno sottoscritto un Patto per il Lavoro, devono essere inseriti, per un periodo di 6 mesi, in un corso di formazione o di riqualificazione professionale.
  4. In caso di mancata frequenza al programma formativo assegnato il nucleo familiare del beneficiario decade dal diritto al RdC.
  5. I percettori tra i 18 e 29 anni che non hanno concluso la scuola dell’obbligo sono tenuti a iscriversi e frequentare percorsi di istruzione degli adulti di primo livello.
  6. I percettori che ricevono la quota a rimborso dell’affitto non la riceveranno più perchè sarà erogata direttamente al Locatore dell’Immobile dall’Inps, spetterà al beneficiario comunicare all’Istituto il nome del Locatore.
  7. Se il percettore svolge lavoro stagionale o intermittente entro il valore di 3.000 euro questo non sarà utile per la quantificazione dell’importo spettante del RdC.
  8. I comuni dovranno inserire nei PUC tutti i percettori che hanno firmato un Patto per il Lavoro e non più solo per 1/3 del totale.
  9. Decade dal Reddito chi rifiuta anche solo la prima offerta di lavoro.
  10. Per il momento non cambia nulla in merito alla qualità dell’offerta di lavoro fatta al percettore, che dovrà ancora esser “congrua”.
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