Arriva la circolare Inps che spiega le modalità di accesso all’esonero contributivo quale strumento alternativo al ricorso ai trattamenti di integrazione salariale previsti dal Dl n. 137/20 (legge n. 176/20). Nel documento si specifica che il diritto è riconosciuto ai soli datori di lavoro che possono effettivamente esercitare l’opzione tra le due misure, avendo il diritto alla cassa integrazione.
Ad evidenziare un grosso limite operativo della normativa è Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“ricorda l’Inps nella circolare, la quale, invero, non aiuta molto i datori di lavoro, che il beneficio in parola, per divenire operativo, deve incassare l’autorizzazione della Commissione europea. Per questo motivo le modalità di redazione dei flussi UniEmens e i relativi codici saranno resi noti con un successivo messaggio”.
In altre parole il beneficio finora resta sulla carta, e non fruibile dalle aziende aventi diritto, perchè manca ancora l’autorizzazione della Commissione Europea a favore di questa misura che si muove sullo stretto confine degli aiuti di Stato, ecco perchè il “parere” di Bruxelles è vincolante per arrivare ad ottenere i beneficio.
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