Il 19 marzo 2021 l’Inps ha pubblicato la circolare n. 45, che rivede le precedenti disposizioni sulle modalità di fruizione dei permessi legge 104.
L’Inps ha ritenuto infatti di dovere adeguare all’orientamento della Corte di cassazione riguardanti i tre giorni di permesso mensili a favore dei lavoratori che assistono persone con disabilità previsti dall’art.33 della legge 104/1992, nei casi di lavoro part-time verticale o misto.
PERMESSI L. 104: PART-TIME PIU’ DEL 50%
Dunque, stando alla nuova direttiva, i lavoratori dipendenti del settore privato assunti con contratto part-time verticale o misto che svolgano l’attività lavorativa part-time superiore al 50 per cento vedranno interamente riconosciuti i tre giorni di permesso mensile, senza alcun riproporzionamento.
PERMESSI L. 104: PART-TIME FINO AL 50%
Per i lavoratori con contratto di lavoro part-time di tipo orizzontale, verticale e misto che svolgono l’attività lavorativa fino al 50 per cento sono valide le vecchie disposizioni riportate nel messaggio 3114/2018. Ciò significa che anche queste categorie di lavoratori part-time hanno il diritto di usufruire dei 3 giorni permesso ma nel loro caso è previsto un riproporzionamento sia dal punto di vista economico sia per quanto riguarda il numero di giornate accordate, sulla base di quanto risulterebbe ridotta la prestazione lavorativa.
Nella circolare Inps viene riportata anche la formula di calcolo da applicare per calcolare la frazionabilità in ore dei giorni di permesso.
Se la percentuale di part-time è inferiore al 50 per cento, allora si applica la seguente formula:
orario medio settimanale teoricamente eseguibile
dal lavoratore part-time
——————————————————-x 3 (giorni di permesso teorici)
numero medio dei giorni (o turni)
lavorativi settimanali previsti per il tempo pieno
Per ogni approfondimento vi invitiamo a consultare la circolare Inps cliccando qui.
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