La partenza dell’Assegno unico e universale 250 euro è ormai rinviata. Dal primo luglio non ci sarà alcun avvio della nuova misura prevista dal Family Act. Nel frattempo si discute di quale saranno le modalità di erogazione dell’assegno, che non sono ancora state definite. Ricordiamo che si tratta di un assegno distribuito ogni mese alle famiglie per ciascun figlio a carico, dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni di età, il cui importo cambierà in base all’Isee, l’indicatore della situazione economica familiare, arrivando fino a un massimo di 250 euro mensili.
Sulle possibili modalità di erogazione si esprime Il Sole 24 Ore che in un articolo di qualche giorno fa scriveva:
“ancora non è chiaro se a erogare l’assegno unico sarà l’Inps oppure se sarà un credito d’imposta da poter riconoscere tramite i sostituti di imposta (quindi “adeguando” le buste paga gestite dalle imprese) e poi, a conguaglio, in dichiarazione dei redditi”.
Sembrerebbe dunque che le due modalità sopra elencate – l’erogazione del bonus da parte dell’Inps sul conto corrente o libretto oppure un credito d’imposta – siano per ora le prescelte, anche se ancora non ci sono certezza su quale delle due sarà quella definitiva.
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