Il Decreto Sostegni bis, entrato in vigore il 26 maggio scorso, ha previsto la sospensione del décalage della NASpI a partire dal 1° giugno.
Il decreto prevede che per le prestazioni in pagamento dal 1° giugno è sospesa fino al 31 dicembre l’applicazione del meccanismo della riduzione dell’importo previsto dal Decreto Legislativo n. 22 del 2015, cioè la riduzione del 3% mensile che si applica dal quarto mese in poi, dell’assegno di disoccupazione.
La sospensione in realtà, seppure decorrente dal 1° giugno 2021, si è iniziata a vedere solo qualche mese più tardi. Era settembre infatti quando i percettori NASpI hanno iniziato a vedere la restituzione degli importi nel frattempo rimasti nella mani dell’Inps.
NASpI, riduzione da gennaio 2022: ecco per chi
La norma che sospende la riduzione del 3% dell’indennità NASpI per tutta la seconda parte del 2021 ha riguardato:
- sia le prestazioni in pagamento dal 1° giugno 2021;
- sia le prestazioni decorrenti dal 1° giugno 2021.
In pratica la sospensione della riduzione – di fatto un piccolo aumento dell’indennità – ha riguardato tutti, fuorché coloro che hanno iniziato a percepire la NASpI da ottobre: per loro il 4° mese in cui inizia il taglio si colloca dopo il mese di dicembre 2021, quando la sospensione non ha più efficacia.
Dunque, escludendo questi ultimi beneficiari ‘ottobrini’, la riduzione dall’indennità NASpI riguarderà tutti gli altri a partire da gennaio 2022. Ma perchè?
NASpI, riduzione da gennaio 2022: restituzione a INPS
Il motivo di questa ‘restituzione’ di quanto percepito in più durante i mesi da giugno a settembre 2021 è scritto nel decreto e confermato nella sua Relazione Illustrativa: dal 1° gennaio 2022 i beneficiari delle riduzioni maturate nel periodo che va dal 1° giugno 2021 al 31 dicembre 2021 sono tenuti a restituire gli importi all’Inps.
Ecco quanto si legge nella Relazione illustrativa che accompagna il ‘Sostegni bis’:
“Allo scadere del periodo indicato e cioè a decorrere dal 1° gennaio 2022, le riduzioni nel frattempo “maturate” (3% per ogni mese a partire dal quarto) e non applicate nel periodo intercorrente tra la data di entrata in vigore del presente decreto e il 31 dicembre 2020 vengono applicate tutte insieme contestualmente“.
In altri termini dal 1° gennaio 2022 l’importo della Naspi ancora in godimento verrà “ridotto in misura pari alla somma delle riduzioni non applicate nel periodo di sospensione”.
Insomma i percettori NASpI dovranno restituire il 3% percepito (provvede Inps trattenendo l’importo corrispondente) e in più si vedranno ridurre l’indennità di un ulteriore 3%.
In altri termini dal 1° gennaio 2022 l’importo della Naspi ancora in godimento verrà “ridotto in misura pari alla somma delle riduzioni non applicate nel periodo di sospensione”.
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