E’ successo nei giorni scorsi, quando, presentando le nuove dichiarazioni per ottenere la certificazione ISEE 2022, alcune persone con invalidità hanno trovato aumentato il valore ISEE perché erano stati conteggiati come reddito disponibile gli aumenti di pensione ricevuti a partire dal luglio 2020.
Si tratta degli adeguamenti di pensione di invalidità introdotti dalla legge 126/2020 che recepiva la sentenza 152/2020, con cui gli assegni da 291 euro al mese era venivano incrementati di ulteriori 368 euro (per chi non può ha altri redditi, gli importi scendono in presenza di altri redditi, fino ad azzerarsi oltre gli 8.583 euro).
Adeguamenti pensionistici del 2020 che riguardano ciechi totali, sordi e invalidi al 100%, che però, non devono essere conteggiati come reddito disponibile nell’Isee. Lo prevede la Legge 89/2016 che esclude i trattamenti assistenziali, previdenziali dal computo del reddito complessivo ai fini dell’IRPEF.
L’Istituto previdenziale ha già fatto sapere di voler rimediare e lo ha confermato al quotidiano Avvenire che scrive Inps “ci ha comunicato di essersi già accorto dell’errore e di aver prontamente provveduto a correggerlo e a rettificare quindi le dichiarazioni Isee delle persone con invalidità, precedentemente calcolate in maniera erronea”.
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