HomeEvidenzaPercettori RdC a colloquio con Assistente sociale: SMS in arrivo

Percettori RdC a colloquio con Assistente sociale: SMS in arrivo [FOTO]

Qual è il ruolo dell’assistente sociale durante il colloquio con i percettori del Reddito di Cittadinanza? Quando il percettore RdC viene convocato dal proprio Comune di Residenza per la presa in carico, può succedere che si trovi a dover interagire con un assistente sociale.

In alcuni casi, infatti, è proprio la figura dell’assistente sociale ad accompagnare il percettore durante il suo percorso di (re)inserimento nella società e nel mondo del lavoro. La convocazione che arriva al percettore RdC che dovrà colloquiare con l’assistente sociale è di questo tipo:

convocazione rdc assistente sociale

Se infatti il Centro per l’Impiego convoca il percettore per sottoscrivere il Patto per il Lavoro, il Comune chiama, tra le altre cose, anche per stipulare il Patto per l’inclusione sociale: lo fa nel caso in cui il bisogno della famiglia beneficiaria di Reddito di Cittadinanza sia particolarmente complesso.

Nel caso preso a esempio, l’appuntamento per sottoscrivere il Patto è fissato per il 21 marzo. Ma in che consiste il Patto per l’Inclusione Sociale?

Patto Inclusione Sociale RdC: come funziona il colloquio

Il Patto per l’inclusione sociale (PaIS) è un accordo vero e proprio tra famiglia e servizi, frutto di un’elaborazione congiunta in primis con i beneficiari e, dove previsto, con gli altri servizi e soggetti della comunità che concorrono alla sua realizzazione, anche attivando specifici sostegni.

Il percorso per la stipula del PaIS inizia appunto con un colloquio tra l’assistente sociale del Comune e il nucleo beneficiario del Reddito di Cittadinanza, definito Analisi Preliminare (AP), volto a raccogliere, tramite apposita strumentazione, le informazioni utili a delineare una valutazione generale non solo dei bisogni ma anche delle risorse e delle aspirazioni del nucleo familiare.

Sulla base delle informazioni raccolte durante tale analisi preliminare si andranno poi a identificare e a delineare le aree di intervento per la definizione del Patto per l’Inclusione sociale e della presa in carico, così da garantire al nucleo percettore la fuoriuscita da una situazione di povertà.

In particolare, in esito all’Analisi Preliminare si possono delineare 4 percorsi che il cittadino può attivare con l’aiuto dell’assistente sociale: 

  1. sottoscrizione del Patto per l’Inclusione sociale, se emergono bisogni complessi che richiedono l’attivazione di un’Equipe Multidisciplinare per una valutazione più approfondita attraverso lo strumento del Quadro di Analisi;
  2. sottoscrizione di un Patto per l’inclusione sociale semplificato, se non emergono bisogni complessi, né legati esclusivamente a problematiche lavorative;
  3. attivazione dei servizi specialistici, se emergono bisogni complessi esclusivamente connessi all’area della salute e della cura; 
  4. indirizzamento ai centri per l’impiego per la sottoscrizione dei Patti per il lavoro, nei casi in cui si rilevino bisogni prioritariamente di tipo lavorativo.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].
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