Gli 80 euro ricaricati sulla Carta Spesa, che in realtà saranno all’incirca 77, che i percettori potranno usare per fare benzina non andranno sprecati se uno non ha un mezzo proprio.
Il decreto Energia prevede nuovi aiuti sulla benzina e parla di una somma da usare per acquistare carburanti. Tuttavia, lo scopo primario del decreto rimane quello di «sostenere il potere d’acquisto dei nuclei familiari meno abbienti» alle prese con i rincari. Per questo motivo, è lo stesso decreto a prevedere un’alternativa per i beneficiari che non sanno cosa farsene di 80 euro di buono per fare rifornimento perché magari non hanno un’auto o non la usano.
Carta Spesa, 80 euro Abbonamento Mezzi: novità DL Energia
I 382,50 euro caricati sulla Carta Spesa vanno usati per acquistare beni alimentari di prima necessità. Il decreto Energia del 29 settembre amplia la lista degli acquisti consentiti con la carta e aggiunge ai beni acquistabili anche i carburanti.
L’articolo 2, comma 1, modifica il decreto che regola la Carta Spesa (quello del 18 aprile 2023) e stabilisce che “dopo le parole: «beni alimentari di prima necessità» sono aggiunte le seguenti: «e di carburanti, nonché, in alternativa a questi ultimi, di abbonamenti per i mezzi del trasporto pubblico locale».
Quindi la nuova somma ricaricata sulla Carta Spesa da usare per fare rifornimento può essere spesa, eventualmente, anche nell’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici.
La somma finanziata ammonta a 100 milioni di euro: se si considera che questi vanno spartiti tra più o meno 1 milione e 300 mila carte, fanno circa 77 euro a carta. Un importo più alto di quello previsto dal Bonus trasporti, che si ferma a 60 euro.
