HomeCronaca sindacaleMetalmeccanici, "2 date e un corposo aumento economico”

Metalmeccanici, “2 date e un corposo aumento economico”

Metalmeccanici, è iniziato il percorso verso un nuovo accordo che porterà aumenti salariali per i lavoratori. Lo si apprende in una nota di Fim-Cisl, il sindacato che insieme a Fiom-Cgil e Uilm-Uil firma il contratto collettivo nazionale di lavoro dei lavoratori metalmeccanici, installatori, autofficine, orafi dell’Artigianato.

Di cosa si tratta? Quando di saranno questi nuovi aumenti per i lavoratori dell’artigianato metalmeccanico?

Metalmeccanici, Aumenti per Artigiani nel 2023?

Aumenti Metalmeccanici Artigiani? Cosa si sa? Dalla nota sindacale nessun dettaglio circa le cifre che potrebbero di qui a poco arrivare sui cedolini paga dei lavoratori.

Ciò che si apprende leggendo il comunicato è che lo scorso 22 settembre è proseguito il confronto sulla Piattaforma sindacale di rinnovo del CCNL Artigiani /Area Meccanica, presentata da Fim-Fiom-Uilm nel primo incontro per il rinnovo del quadriennio 2023/2026. E che in questa sede le parti datoriali hanno condiviso la richiesta sindacale: “tempi di trattativa serrati che affrontino da subito la questione salariale“.

Insomma i rappresentanti delle imprese, Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI, sarebbero disposti ad affrontare subito il sensibile tema degli aumenti economici per i lavoratori.

“Il mantenimento del pesante quadro inflattivo – scrive Fim-Cisl – , il divario non più giustificabile con le retribuzioni dell’industria metalmeccanica (quasi -400€ al mese sul salario medio) e i mancati rinnovi alle regolari scadenze dei precedenti accordi hanno creato una situazione non più sostenibile per gli oltre 500.000 lavoratori occupati nel settore“.

Pertanto il sindacato chiede e punta ad un “aumento dei minimi rapportato ai recenti incrementi ottenuti nei CCNL dell’industria, un elemento perequativo erogabile in assenza di contrattazione di secondo livello, l’erogazione di 250€ di flexible benefit e l’introduzione di una clausola di salvaguardia sugli aumenti futuri”.

Insomma i sindacati chiedono di incrementare i salari dei lavoratori del 6,6% nel 2023, come visto per i “colleghi” dell’Industria lo scorso giugno, e altre richieste economiche in linea con la piattaforma. Richieste “che verranno affrontate nei prossimi incontri”, conclude la nota che da conto del calendario delle prossime riunioni: 9 e 23 Ottobre 2023.

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