A pochi mesi dal lancio del concordato preventivo Biennale sono disponibili le prime FAQ per orientarsi. Si tratta di domande e risposte messe a disposizione dalla rivista on-line Commercialista Telematico.
Non delle vere e proprie FAQ ufficiali del Ministero dell’Economia e Finanze o dell’Agenzia delle Entrate, trattandosi – per il momento – di informazioni non definitive in quanto il Decreto Fiscale non è stato ancora emanato.
Concordato Preventivo Biennale: quali fonti ufficiali?
Il Concordato preventivo biennale consentirà, a partire dal 2024, di fissare il reddito imponibile ai fini Irpef e ai fini Irap, per le partite Iva, imprese e professionisti. In questo modo il contribuente che presenta i requisiti avrà certezza in ordine ai tributi da pagare, a prescindere dal reddito effettivamente realizzato.
Lo schema di decreto legislativo su accertamento tributario e concordato preventivo biennale, attuativo della Legge delega per la riforma fiscale n. 111 del 2023, è stato approvato il 3 novembre 2023 dal Consiglio dei Ministri. Al momento il testo è al vaglio delle competenti Commissioni parlamentari. Per avere il testo definitivo e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale occorrerà attendere ancora qualche giorno.
Nel Decreto dovrà essere chiarito il Calendario delle scadenze, tra il momento in cui l’Agenzie delle Entrate farà la proposta al contribuente, e il termine entro il quale la partita Iva potrà decidere se aderire alla proposta.
Al momento il termine è fissato entro il 30 giugno 2024. E’ possibile che si andrà al 31 luglio 2024, in considerazione del primo anno di applicazione. Su questo il viceministro Maurizio Leo si è impegnato in prima persona con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili a modificare la normativa prima della sua uscita definitiva.