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Statali: spettano questi Arretrati netti. Ecco gli Importi maturati a tutto gennaio 2025 [TABELLA]

Sono passati quasi due mesi dalla firma del preaccordo per il rinnovo del CCNL Funzione Pubblica (Contratto Statali), ma ancora il Governo non ha dato il via libera all’inoltro del contratto alla Corte dei Conti per la verifica della copertura finanziaria.

Conoscendo gli importi spettanti per ciascuna qualifica, siamo in grado di calcolare gli arretrati maturati, fino al mese di gennaio 2025.

Il Contratto Statali è stato firmato solo dalla CISL e dai sindacati autonomi

Il contratto è stato firmato con una maggioranza del 54% solo da CISL e dei sindacati autonomi, mentre CGIL , UIL e RdB hanno trovato irrilevanti gli aumenti stanno facendo valutare il contratto dai lavorati con un referendum in corso.

Prima della sottoscrizione definitiva, il contratto deve essere vistato dalla Corte dei Conti e solamente dopo il visto potrà essere sottoscritto.

Contratto Statali: arretrati maturati solo dal 2024

Il contratto ha validità triennale, dal 2022 al 2024.

Gli anni 2022 e 2023 non produrranno arretrati in quanto è stata stanziata la sola vacanza contrattuale.

Gli arretrati pertanto sono dovuti solo per l’anno 2024 al netto dell’Indennità Vacanza Contrattuale già percepita e dell’acconto contratto percepito a dicembre 2023.

Ecco come possiamo riepilogare gli arretrati:

Gli arretrati lordi sono stati calcolati facendo la differenza tra le due colonne di “stipendi annui” moltiplicata per 14 e divisa per dodici, in maniera da comprendere la tredicesima.

Dagli arretrati lordi viene tolta l’indennità vacanza contrattuale e l’acconto di dicembre 2023.

Il problema dell’acconto 2024 percepito a dicembre 2023

Per la prima volta nella storia dei contratti pubblici, sorge un problema inedito.

Tutti coloro che sono andati in pensione nel corso del 2024, avendo percepito l’acconto per l’intero anno a dicembre, andranno a debito.

Il problema non è stato affrontato in sede di stipula del contratto in quanto l’erogazione era stata decisa dal Governo con il decreto anticipi del 18 ottobre 2023.

Ancora non è possibile conoscere le modalità con le quali avverrà il recupero.

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