L’accordo prevede un aumento complessivo del 6,6% sui minimi contrattuali nel biennio 2025-2026, ben al di sopra dell’IPCA, e sarà spalmato in tre tranche. Ma già da giugno 2025, i lavoratori riceveranno aumenti significativi direttamente in busta paga.
Giugno 2025: aumenti fissi + Una tantum
Nella busta paga di giugno 2025, i lavoratori inquadrati nel CCSL riceveranno:
Aumento fisso del 3,7%:
- +75,43 euro lordi mensili per l’Area Professionale 2
- +78,13 euro lordi mensili per il 3° Gruppo Professionale
Una tantum:
- Prima quota da 240 euro netti, pari al 50% dell’importo complessivo di 480 euro
Si tratta di un incremento immediato fino a 318 euro lordi, di cui 240 euro netti una tantum e una quota ricorrente mensile che migliorerà anche le voci accessorie (tredicesima, straordinari, PDR).
Tutti gli aumenti previsti nel biennio
L’intesa prevede tre fasi di incremento:
- Giugno 2025:
- +3,7% (75,43 euro Area 2 / 78,13 euro 3° Gruppo)
- +240 euro netti (prima quota una tantum)
- Gennaio 2026:
- +2% (42,28 euro Area 2 / 43,80 euro 3° Gruppo)
- Novembre 2026:
- +0,8% (17,25 euro Area 2 / 17,87 euro 3° Gruppo)
- Aprile 2026:
- saldo della seconda quota della una tantum da 240 euro netti
Oltre agli aumenti, l’accordo prevede anche miglioramenti sul Premio di Risultato (PDR), con revisione degli indicatori e l’impegno ad aggiornare gli inquadramenti entro fine 2026.
Ecco le tabelle complete con la sequenza di tutti gli aumenti previsti:

Nessun aumento per chi aspetta il rinnovo del CCNL industria
Il confronto con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del CCNL Metalmeccanici Industria è invece fermo. I lavoratori coperti da questo contratto, a differenza dei “colleghi” del CCSL, non avendo il contratto ancora rinnovato dovranno attendere.
L’unico possibile adeguamento sarà quello derivante dalla clausola di garanzia, con i minimi retributivi che saliranno in base alla percentuale dell’IPCA. IPCA che dovrebbe essere pubblicato dall’ISTAT nei prossimi giorni (si parla del 12 giugno), ma le stime parlano di cifre molto basse, intorno ai 20-30 euro lordi mensili, senza una tantum.
Un segnale importante dal settore Automotive
L’apertura alla trattativa da parte di Stellantis, CNH Industrial, Iveco e Ferrari ha permesso di chiudere l’accordo in un momento complicato per il comparto, segnando una svolta concreta per i lavoratori metalmeccanici.
In attesa che anche il CCNL industria venga rinnovato, chi è coperto dal CCSL potrà già contare su importi certi e consistenti nella busta paga di giugno.