Con la Manovra 2021 che sarà approvata domani dall’Aula di Montecitorio arriva per la prima volta in Italia un ammortizzatore sociale per le circa 300mila partite Iva della gestione separata Inps. Un soluzione che, come detto dalla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo (in foto) alcuni giorni fa, attua una parte della riforma degli ammortizzatori sociali che lo stesso Governo auspicava di mettere in campo dopo l’esperienza non del tutto positiva degli ammortizzatori sociali Covid.
Ne parla Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Lo strumento si chiama «Iscro», «Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa», è previsto in via sperimentale per il 2021-2023, sostenuto fin dal primo minuto da Chiara Gribaudo (Pd), e prevede un sostegno monetario per sei mensilità, che va da un minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro al mese. Per accedervi occorre aver prodotto un reddito, nell’anno precedente la domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni prima; aver dichiarato un reddito non superiore a 8.145 euro; essere in regola con i contributi avere aperta la partita Iva da almeno 4 anni”.