HomeEvidenzaManovra 2023, Scioperi confermati: "Governo ritiri Voucher e taglio Pensioni"

Manovra 2023, Scioperi confermati: “Governo ritiri Voucher e taglio Pensioni”

Sciopero generale confermato. E’ questo l’epilogo dell’incontro avuto questo pomeriggio tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i tre leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil.

Un incontro necessario per capire quanto della Manovra di Bilancio può essere modificare ancora dal Governo, nel dibattito parlamentare. Un’ora di tempo per capire che non ci saranno grandi passi indietro su pensioni, tassazione sui salari, voucher e precarietà. Anche se, secondo quanto si apprende, la Meloni avrebbe fatto qualche timida apertura su Opzione donna e cuneo fiscale.

E allora Cgil e Uil confermano gli scioperi dal 12 al 16 dicembre, mentre la Cisl rimane più ottimista e tenta ancora una volta la strada del dialogo per provare a limare qualcosa.

Nella manovra, sottolinea il Segretario UIL Pierpaolo Bombardieri, “non c’è risposta all’emergenza dei salari e delle pensioni. Avevamo chiesto di detassare la tredicesima, gli aumenti contrattuali e in manovra non c’è nessuna misura. C’è un intervento sul cuneo fiscale, ma parziale, secondo noi è insufficiente. E ci sono tre grandi problemi”.

Bombardieri sottolinea come sia pericolosa la norma della Manovra sui buoni lavoro che specialmente in agricoltura e turismo, sostituiranno i contratti di lavoro. “I voucher: significa mettere in discussione lavoratori e contratti in due settori dove già il lavoro precario ed il caporalato la fanno da padrona. Abbiamo spiegato con l’esempio concreti di una lavoratrice di Latina sede territorio dove la Presidente è stata eletta, come si trasforma il lavoro e quanti diritti si perdono con l’applicazione dei voucher. Per noi i voucher sono da ritirare“.

Poi, “su fisco, tetto del contante, sul condono perchè per noi di questo si tratta, la sensazione che abbiamo è che questa manovra dica che in questo Paese si possano evadere le tasse a danno dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che pagano il quasi il 90% dell’Irpef di questo Paese“.

E ancora: “non c’è nessun intervento rispetto alle partite Iva, a chi è costretto a non avere un lavoro dipendente”. E “c’è un problema complessivo per quello che riguarda il welfare e le pensioni. È inaccettabile la mancata perequazione delle pensioni inoltre “sembra che la modifica di opzione donna sia una cosa da ritirare assolutamente“.

Abbiamo confermato il giudizio negativo sulla manovra, in particolare sui redditi. Abbiamo posto il tema della precarietà e il problema sul fisco e l’evasione. La logica della flat tax è sbagliata. Le risposte del governo hanno confermato profonde distanze sul fisco e sulla precarietà”. Così il Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dopo l’incontro con il Governo.

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