I redditi di lavoro dipendente derivanti da un’attività svolta anche a distanza in un Paese diverso da quello in cui ha sede il datore di lavoro sono tassati unicamente nello Stato di residenza fiscale del lavoratore. Il luogo della prestazione di lavoro coincide, infatti, con quello in cui il dipendente lavora materialmente. E’ quanto ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con l’interpello n. 296 dello scorso 27 aprile che rappresenta una delle prime pronunce sul tema del lavoro da remoto e sulla sempre più diffusa possibilità di lavorare in uno Stato diverso rispetto a quello di residenza. Cosa è tenuto a fare il datore di lavoro per applicare il regime convenzionale di esenzione?
Rinnovato il CCNL per gli addetti alle piccole e medie industrie metalmeccaniche, orafe ed alla installazione di impianti. Unionmeccanica Confapi e Confapi e Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno firmato l’ipotesi di accordo che diventerà efficace ed esigibile dopo la consultazione certificata favorevole dei lavoratori, prevista entro giugno 2021. L’accordo decorre dal 1° giugno 2021 e scadrà il 31 dicembre 2024. Si segnala l’intesa sugli importi dei minimi contrattuali, per l’assistenza sanitaria e per il welfare contrattuale.
A completamento di quanto già stabilito con l'accordo 5 febbraio 2021 per i dipendenti dalle industrie metalmeccaniche private e della installazione di impianti, Federmeccanica e Assistal con Fiom-CGIL, Fim-CISL e Uilm-UIL hanno disciplinato con l’intesa 3 maggio 2021 il nuovo sistema di inquadramento del personale. Viene confermato il nuovo inquadramento introdotto dal 1° giugno 2021. Viene altresì confermata la riclassificazione dei lavoratori entro il 31 maggio 2021, che non può comportare un inquadramento in livelli diversi rispetto a quelli risultanti dall'applicazione della stessa. L’intesa fornisce una elencazione esemplificativa di figure professionali e di profili professionali, che saranno completate in sede di stesura del CCNL.
Il CCNL per il personale non imbarcato dipendente da cooperative esercenti attività di pesca marittima attività di maricoltura, acquacoltura e vallicoltura è stato rinnovato. Agci Agrital, Confcooperative Fedagripesca e Legacoop Agroalimentare hanno firmato il verbale di accordo del 3 maggio 2021 con FAI-CISL, FLAI-CGIL e UILAPESCA. Si stabiliscono gli importi retributivi per il personale non imbarcato. Ai lavoratori in forza al 3 maggio 2021 verrà corrisposto un importo forfetario una tantum pari ad € 165,00 uguale per tutti.
Per i dipendenti dalle aziende, enti e autorità portuali, Assiterminal, Assologistica, Fise-Uniport e Assoporti con Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno sottoscritto il verbale di accordo 30 aprile 2021 (e suo errata corrige del 4 maggio 2021), con cui vengono confermate le pattuizioni sottoscritte il 24 febbraio 2021 per il rinnovo del CCNL e si forniscono gli importi dei minimi tabellari conglobati. Confermata la corresponsione dell'E.d.r. contrattuale per tutti i livelli.
Anpal ha pubblicato la prima analisi dei dati raccolti attraverso le Dichiarazioni di immediata disponibilità (DID online) aggiornati alla data del 31 dicembre 2020. Si viene così a colmare una carenza informativa, evidente anche nelle statistiche internazionali, che negli ultimi 20 anni non ha permesso di approfondire il fenomeno della disoccupazione amministrativa in Italia. I dati esaminati riguardano i soggetti privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazionealle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l'impiego.
E’ stato siglato durante il Forum annuale della sicurezza sul lavoro il protocollo di intesa tra Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e INAIL per lo sviluppo di attività formative, informative e divulgative. Professionisti del lavoro e INAIL si sono formalmente impegnati nello sviluppo di attività formative e informative per favorire la diffusione della salute e sicurezza dei lavoratori e la realizzazione di attività congiunte volte alla riduzione degli eventi infortunistici e delle malattie professionali.
Lo smart working aiuta a diminuire gli infortuni in itinere (-38,3%) ma apre a nuovi rischi per la salute dei lavoratori: problemi di salute legati alla postazione di lavoro mentre aumenta lo stress collegato ai tempi di lavoro dilatati e dall’ansia da prestazione (49,7%), dall’indebolimento delle relazioni aziendali (49,7%), dalla paura di marginalizzazione (47%) e dalla disaffezione verso il lavoro (39,9%). E’ quanto emerge dall’indagine della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro “Salute e sicurezza sul lavoro nella pandemia: nuovi rischi e prospettive di evoluzione dei modelli di gestione” che sarà illustrata domani, 20 maggio 2021, durante il Forum Annuale della Sicurezza sul Lavoro, in diretta streaming sul portale istituzionale.