Gli avvisi bonari saranno preceduti dall’invio di un preavviso che sarà notificato via PEC almeno 30 giorni prima dell’invio dell’avviso bonario stesso. È quanto ha comunicato la Direzione Centrale Inail nel corso del tavolo tecnico con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Il preavviso non assume valore di titolo esecutivo ed è una comunicazione avente esclusivamente carattere ricognitivo ed esso conterrà tutti i crediti scaduti e non pagati, compresi quelli relativi all’ultima autoliquidazione, nonché l’elenco delle somme richieste contraddistinte da appositi codici.
I rimborsi spese sono esclusi dal reddito di lavoro dipendente (e quindi non sono imponibili) quando riguardano spese, diverse da quelle sostenute per produrre il reddito, di competenza del datore di lavoro e anticipate dal dipendente in smart working o sostenute nell’interesse esclusivo dell’azienda. I costi sostenuti devono essere individuati sulla base di elementi oggettivi, documentalmente accertabili. Le somme rimborsate agli smart worker definite invece sulla base di un criterio puramente forfetario, in assenza di una precisa disposizione di legge al riguardo, devono considerarsi imponibili ai fini IRPEF. Così ha stabilito l’Agenzia delle Entrate con due differenti risposte agli interpelli n. 314 e n. 328 del 2021.
Nell’approfondimento della Fondazione Studi datato 10 maggio 2021 i Consulenti del Lavoro esaminano il nuovo regime impatriati e le modifiche apportate dai provvedimenti che si sono susseguiti. Oltre a un’analisi comparativa delle disposizioni nelle diverse norme, semplificata attraverso una tabella, l’approfondimento ricorda i requisiti necessari per accedere al bonus ed entra nel dettaglio delle criticità dettate dalla proroga dell'incentivo disposta dalla legge di Bilancio 2021 e resa operativa dall'Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 3 marzo e la risoluzione del 15 aprile 2021.
Novità in arrivo per la Cassa integrazione. Il disegno di legge di conversione del decreto Sostegni consente il riconoscimento delle prestazioni di integrazione salariale ordinaria (CIG), in deroga (CIGD) e dei trattamenti di assegno ordinario (FIS) in continuità con le altre prestazioni con causale COVID-19, riconoscibili in base alla normativa precedente e quindi con possibile decorrenza già dal 26 marzo 2021. La nuova articolazione della Cassa integrazione fa sì che per ottenere il massimo beneficio e una ottimale pianificazione dello strumento, prima di fruire del secondo blocco a disposizione, è necessario che siano integralmente utilizzate le prime 12 settimane. Il venire meno di questa condizione comporta l’impossibilità di recuperare nel secondo trimestre 2021 le settimane non fruite.
Riprende il dibattito sulla riforma delle pensioni, alimentato dal prossimo fine corsa di Quota 100. Il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, ha proposto un pensionamento a due quote: la prima, all’età di 62-63 anni, con la sola componente contributiva del trattamento pensionistico e l’altra, a 67 anni, con la pensione piena comprensiva anche della parte retributiva. I sindacati confederali hanno rilanciato le proprie proposte di flessibilità in uscita dai 62 anni di età o con 41 anni di contributi a prescindere dall'età, riconoscendo la diversa gravosità dei lavori, una pensione di garanzia per i giovani e la proroga di opzione donna.
Le imprese che attivano lo smart working emergenziale o che proseguono ad operare in modalità agile devono conoscere le regole per operare correttamente. Come gestire i casi di malattia e infortunio sul lavoro dello smart worker? È obbligatorio erogare il buono pasto laddove l'erogazione sia prevista dal CCNL? Come organizzare la prestazione lavorativa e l'orario di lavoro? È possibile richiamare il lavoratore in caso di urgenza aziendale? Si forniscono le risposte ai quesiti più frequenti ricevuti durante il webinar del 21 aprile 2021 organizzato in collaborazione con Dottrina per il lavoro.
La fase transitoria di applicazione di Quota 100 terminerà a fine anno e sarà sostituita da misure mirate a categorie con mansioni logoranti. Sebbene ogni riferimento alle soluzioni proposte per il dopo Quota 100 sia stato espunto dall’ultima versione del PNRR, rimane pur sempre alta l’attenzione delle forze politiche e sociali sui possibili futuri interventi da individuare, tra questi: APE sociale rafforzata e strutturale, ulteriore proroga di opzione donna, Quota 102, isopensione e fondi di solidarietà. E con un ulteriore ridisegno del contratto di espansione.