Dopo la minaccia di sciopero dei sindacati (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin) raggiunto un nuovo accordo con Abi per tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori. Sileoni (Fabi): Importante passo avanti - Poloni (Abi): Attenzione alla salute prioritaria
Manca una settimana al 26 marzo, la data del pagamento anticipato: invito a usare i 7mila Postamat a chi ha una carta, mentre per gli altri verrà regolamentato il flusso su più giorni
Il Ministero del Lavoro, con il Ministero dell’Economia, ha emanato il decreto 15 novembre 2019, che fissa “in via previsionale” la variazione percentuale che dovrà essere applicata ai trattamenti pensionistici mensili del 2020. Il provvedimento stabilisce, in particolare, un tasso di rivalutazione per il 2019 dell’1,1 per cento pari alla variazione dell’indice generale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati e, per il 2020, dello 0,4 per cento. Tale valore sarà poi sostituito, al termine dell’anno, da un indice di variazione definitiva, sulla base del quale sarà effettuato un conguaglio che appiani le eventuali divergenze tra la stima iniziale e il valore poi effettivamente riscontrato.
Tra i diversi temi oggetto di attenzione nell’ambito del tavolo di confronto tra Governo e sindacati in materia previdenziale è allo studio un possibile ampliamento della platea dei potenziali beneficiari della quattordicesima mensilità. Nel disegno di legge di Bilancio 2020 è invece in fase di valutazione la possibilità di portare il limite di concessione alla soglia dei 1500 euro al mese. Attualmente per beneficiare della quattordicesima occorre avere un requisito anagrafico di 64 anni e un reddito individuale complessivo, dal 2017 fino a 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti: 513,01 euro mensili nel 2019, pari a 13.338,26 euro annui.
Gli incentivi per l’assunzione di giovani, come ogni anno, sono al centro dell’azione di Governo. Il disegno di legge di Bilancio 2020, con riferimento all’assunzione di giovani under 35, prevede che l’esonero parziale in misura pari al 50% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro operi per le assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020. Questo intervento, in particolare, mette la parola fine alle sovrapposizioni tra agevolazioni intercorse negli ultimi anni, facendo chiarezza sulle regole applicative. Qualche problema di cumulabilità rimane, tuttavia, in merito ai datori di lavoro che avessero richiesto ed eventualmente fruito per i lavoratori under 35 dell’Incentivo Occupazione Sviluppo Sud. Nessun problema, invece, per coloro che avessero richiesto ed eventualmente fruito dell’incentivo NEET.
E’ stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea CA 387/1, la Raccomandazione sull'accesso alla protezione sociale per i lavoratori subordinati e autonomi è in linea con il Pilastro Sociale europeo e definisce obiettivi ambiziosi al fine di tutelare i nuovi lavoratori negli Stati membri, pur rispettando pienamente i sistemi nazionali. Pioniera, in questo ambito, proprio l’Italia con le nuove tutele introdotte per i riders.
Dieci anni di crisi hanno stravolto il mondo dell’occupazione: sempre meno contratti a tempo indeterminato, sempre più precari, atipici, esternalizzati. Calano gli iscritti a Cgil e Cisl, crescono quelli della Uil