Il Decreto Ristori approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri è intervenuto anche a sostegno delle aziende artigiane e in particolare dei lavoratori dell’artigianato che saranno costretti a proseguire la “cassa integrazione di settore” o a ritornarci a causa delle restrizioni previste dal Dpcm del 25 ottobre.
Nella bozza del Decreto che TuttoLavoro24.it ha potuto visionare in esclusiva per i suoi lettori sono state previste ulteriori 6 settimane di assegno ordinario dal 16 novembre e fino al 31 dicembre.
Per finanziare questo nuovo periodo di assegno ordinario il Governo ha stanziato 533 milioni di euro che dovranno essere divisi, tramite apposito decreto di ripartizione, tra il Fondo Artigiani (FSBA) e il Fondo dei lavoratori in somministrazione (Formatemp). Le risorse stanziate, infatti, dovranno prima passare per i Fondi e poi saranno questi a pagare i lavoratori (in alcuni casi per il tramite dell’azienda).
Dunque i periodi di sospensione dei lavoratori dell’artigianato a partire dal 16 novembre 2020 hanno una copertura finanziaria.
Per quanto riguarda le settimane precedenti (dal 13 luglio al 15 novembre) i lavoratori sono sempre in attesa del Decreto – e evidentemente dei pagamenti da luglio in poi – che ripartisce le risorse tra il FSBA e il Formatemp che, secondo quanto appreso dalla redazione TuttoLavoro24.it, attualmente è al vaglio della Corte dei Conti.
AGGIORNAMENTO DEL 29 OTTOBRE: DECRETO RISTORI E’ LEGGE
Con la pubblicazione del Decreto Ristori in Gazzetta Ufficiale, DL n. 137, il testo definitivo prevede un abbassamento dello stanziamento a 450 milioni di euro. Dunque i due Fondi (artigiani e somministrati) non dovranno più dividersi 533 milioni di euro, ma 450 milioni.
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