HomeCronaca sindacaleCCNL Medici, chiusura primi giorni di ottobre

CCNL Medici, chiusura primi giorni di ottobre

Il contratto collettivo nazionale di lavoro dei medici e la dirigenza sanitaria sarà rinnovato entro i primi giorni di ottobre 2023. Ad annunciarlo è il Presidente dell’ARAN Antonio Naddeo. Ma vediamo quali passaggi mancano alla chiusura del negoziato.

CCNL Medici, dichiarazioni Naddeo (ARAN)

ARAN e sindacati del settore si sono riuniti lo scorso 21 settembre. Ma la discussione è ancora aperta su alcuni aspetti della parte normativa e sulla parte economica. In discussione 290 euro di aumento e 10.000 euro di arretrati.

“C’è una discussione in atto sull’orario di lavoro eccedente eventuale – scrive il sindacato dei medici ANAAO – che il dirigente al termine di un anno potrebbe dover lasciare all’azienda se non ha raggiunto gli obiettivi. Questo principio oggi è normato da un articolo che recepisce una Legge. Quindi vi si insinua un nodo legislativo. Lo sforzo che si tenta di fare è istituire il principio secondo cui una azienda non possa ricorrere al surplus orario ad libitum. Oltre a ciò, richiediamo che le ore in più possano essere recuperate o remunerate a scelta“.

Insomma la discussione è ancora aperta ma le parti sarebbero molto vicine. I tempi di chiusura sono dettati anche dai tempi della politica. Solo il 28 settembre con l’uscita dell’aggiornamento del DEF si saprà quanti fondi saranno destinati alla sanità nella prossima manovra.

Nel frattempo prova a rassenerare gli animi il Presidente ARAN Antonio Naddeo.

“È in dirittura d’arrivo l’accordo per dirigenza sanitaria e dirigenti medici – ha affermato in una nota – . A settembre è ripresa la trattativa per il contratto della dirigenza della sanità e dei dirigenti medici, che riguarda circa 200mila addetti, tra medici, dirigenti sanitari e amministrativi. L’accordo presenta ancora alcune difficoltà, non tanto dal punto di vista economico, ma da un punto di vista ordinamentale, in particolare si sta trattando molto sulle norme che regolano l’orario di lavoro. La causa di questo problema va rintracciata nella carenza di personale, che comporta un’organizzazione del lavoro molto complicata per quanto riguarda la gestione dei turni. Il contratto è comunque in dirittura di arrivo, si conta di chiuderlo per i primi giorni di ottobre”.

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