Dal 2024 l’indennità ISCRO, riconosciuta ai liberi professionisti iscritti alla Gestione separata INPS che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo, diventa strutturale.
Se dal 2021 al 2023 l’ISCRO era in fase di cd. sperimentazione, la Legge di Bilancio 2024 non solo conferma la misura ma la rende perpetua nel tempo. Per finanziare la prestazione, il Governo ha stanziato 212,7 milioni di euro da 2024 al 2033.
La misura è regolata dall’art. 1 commi 142 e seguenti della Legge di Bilancio. Vediamo cosa prevede.
Indennità ISCRO 2024: requisiti
L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa spetta, come detto, ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’INPS. Per fare domanda c’è tempo fino al 31 ottobre 2024.
Non spetta a tutti indistintamente, ma soltanto a coloro che soddisfano una serie di requisiti:
- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- non essere beneficiari di Assegno di Inclusione;
- aver prodotto un reddito da lavoro autonomo, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, inferiore al 70% (ad oggi non deve superare il 50%) della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda;
- aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12 mila euro (fino allo scorso anno la soglia era di 8.972,04 euro), annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente la presentazione della domanda;
- essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- essere titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni (e non più da almeno 4), alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.
Rispetto agli anni passati aumenta la soglia reddituale per accedervi e diminuiscono gli anni di titolarità di partita IVA: due requisiti, questi, che fanno inevitabilmente aumentare la platea dei destinatari dell’indennità.
A quanto ammonta
L’ISCRO ammonta al 25%, su base semestrale, della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati dal soggetto richiedente nei due anni antecedenti a quello che precede la presentazione della domanda.
Decorre dal giorno dopo dalla data di presentazione della domanda e ha un durata massima di 6 mesi.
Importi rivalutati 2024
L’importo non potrà superare il limite di 800 euro mensili e non potrà essere inferiore a 250 euro mensili. L’anno scorso il tetto massimo era di 881,23 euro e quello minimo di 275,38 euro.
Con la rivalutazione ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e gli impiegati rispetto all’anno precedente, che dovrebbe avere un’aliquota del 5,4%, l’importo massimo dovrebbe salire a 928,81 euro. A tal proposito si attende la conferma Inps. L’incremente dovrebbe quindi ammontare a 47,58 euro mensili.
Di conseguenza salirà anche l’importo minimo di 14,87 euro e così salirà a un totale di 290,25 euro.