E’ un fiume in piena il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico (in foto) durante l’audizione di oggi alla Commissione Lavoro della Camera dei deputati sul Recovery plan in cui snocciola i dati delle risorse erogate dal “suo” Istituto nel corso del 2020 per pagare la cassa integrazione e tutti gli altri ammortizzatori sociali.
“L’afflusso di domande di cassa integrazione avuto nel 2020 è stato 20 volte superiore a quello del 2019″ puntualizza Tridico, che poi ha anche difeso la struttura Inps e l’ampia rete di dipendenti e collaboratori:
“Lo sforzo di queste persone è stato enorme, alcuni dipendenti dell’informatica dormivano qui in alcuni giorni. Non hanno avuto ferie, non hanno avuto vacanze, non hanno avuto nulla”, aggiunge Tridico ringraziando per “l’abnegazione” i dipendenti.
PAGAMENTI CIG IN RITARDO: LE DICHIARAZIONI DI TRIDICO
Nel corso dell’audizione c’è stato spazio anche per affrontare il tema dei forti ritardi con cui viene pagata la cassa integrazione. Su questo il Presidente Inps spiega dove nascono gli intoppi che impediscono i pagamenti:
“i colli di bottiglia possono essere nelle aziende, nei consulenti, nell’Inps. Noi stiamo cercando di sminare qualsiasi collo di bottiglia attraverso dei tutorial che stiamo consegnando agli intermediari”.
Infine ammette che anche tra i dipendenti Inps vi sono delle responsabilità, soprattutto in determinate aree del Paese:
“nel Sud Italia la cassa integrazione non l’avevano mai vista, era uno strumento nuovo sia per le aziende sia per in nostri dipendenti”.
PAGAMENTI CIG IN RITARDO: I 3 COLPEVOLI
Dunque per Pasquale Tridico sono tre i colpevoli dei ritardi dei pagamenti Inps: le aziende, i consulenti che fanno da intermediari e i dipendenti Inps delle sedi del Mezzogiorno.
Molto debole appare il tentativo del Presidente Inps di scaricare ad altri ogni responsabilità circa i disastrosi numeri dei ritardi e dei lavoratori che attendono ancora la cassa integrazione (anche da marzo 2020): 1,2 milioni secondo il quotidiano la Repubblica di qualche giorno fa (leggi qui). Molto debole, specie se si pensa che certe dichiarazioni arrivano proprio nelle ore in cui la sua poltrona inizia a vacillare su spinta di alcuni dei partiti che si stanno ricompattando attorno ad una nuova maggioranza per sostenere il Governo di Mario Draghi.
LEGGI ANCHE:
La Stampa – Italia Viva conferma: “volevamo la «testa» di Catalfo e Tridico in cambio del Conte-ter”
Il Mattino – “Tridico? Ostacolo da rimuovere”, in trattativa Governo c’è anche l’INPS
Nuovo Governo, al posto della Catalfo un “garante” del Jobs Act di Renzi
Decreto Ristori 5, tempi di approvazione e questioni aperte