Scade il 30 novembre 2022 il termine per l’invio della dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nel 2021 per i pensionati soggetti al divieto di cumulo parziale.
Lo rende noto INPS con il messaggio n. 4101 del 14 novembre scorso. Vediamo nel dettaglio quali sono i pensionati interessati.
Cumulo pensione e redditi da lavoro autonomo: chi deve dichiarare
Sono esclusi dall’obbligo di dichiarazione, in quanto non soggetti al divieto di cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo, i seguenti soggetti:
- i titolari di pensione e assegno di invalidità avente decorrenza compresa entro il 31 dicembre 1994;
- i titolari di pensione di vecchiaia;
- i titolari di pensione di vecchiaia liquidata nel sistema contributivo, in quanto dal 1° gennaio 2009 tale pensione è totalmente cumulabile con i redditi da lavoro;
- i titolari di pensione di anzianità e di trattamento di prepensionamento a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive della medesima, in quanto dal 1° gennaio 2009 tali prestazioni sono totalmente cumulabili con i redditi da lavoro;
- i titolari di pensione o assegno di invalidità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, delle forme di previdenza esonerative, esclusive, sostitutive della medesima, delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi con un’anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni.
I pensionati che non si trovano nelle condizioni qui elencate e che quindi sono soggetti al divieto di cumulo sono tenuti a effettuare la comunicazione dei redditi da lavoro autonomo, conseguiti nell’anno 2021. Vediamo entro quando.
Scadenza dichiarazione redditi lavoro autonomo: entro quando
Il termine ultime per dichiarare i redditi da lavoro autonomo cumulati alla pensione è il 30 novembre 2022, data di scadenza della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2021. Per presentare il modello RED, invece, i pensionati hanno tempo fino a febbraio.
I redditi da lavoro autonomo devono essere dichiarati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali e al lordo delle ritenute erariali. Il reddito d’impresa deve essere dichiarato al netto anche delle eventuali perdite deducibili imputabili all’anno di riferimento del reddito.
Per tutte le altre informazioni si rimanda alla lettura di suddetta circolare.