Voli aerei, le compagnie non potranno più aumentare le tariffe a loro piacimento. Varato nella giornata di lunedì 7 agosto un decreto volto a frenare l’impennata dei prezzi che colpisce in particolare le tratte nazionali in concomitanza della stagione estiva e delle festività.
In particolare, il limite viene posto per i voli nazionali da e per le isole, il cui prezzo nell’ultimo mese è quasi raddoppiato rendendo onerosissime le tratte aeree per Sicilia e Sardegna. Considerando che non sempre il traghetto è un’alternativa possibile, né meno cara.
Maggiori dettagli in merito all’apposito decreto li fornisce La Stampa di martedì 8 agosto, che spiega:
“Nell’immediato il decreto specifica che «la fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aeree», modulata in relazione al tempo della prenotazione è vietata: «se applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole; avviene durante un periodo di picco della domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale; conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200% superiore alla tariffa media del volo».”
In pratica, le compagnie non potranno più utilizzare gli algoritmi che fanno lievitare i prezzi dei voli:
- per Sicilia, Sardegna e isole minori;
- in prossimità delle festività o della stagione estiva;
- quando qualche evento rende difficile la circolazione con altri mezzi.
La decisione arriva dopo che l’Enac ha rilevato una forte impennata dei prezzi in concomitanza con guasti o incidenti sulle linee ferroviarie o eventi catastrofici come l’alluvione in Emilia Romagna.