Sarà pubblicato a breve il cedolino della pensione di gennaio 2025. Molto atteso, visto che ogni anno a gennaio l’importo in pagamento viene ricalcolato in base alla rivalutazione all’inflazione.
Quella del 2025 sarà dello 0,8%, come confermato dal decreto del Ministero del Lavoro pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 del 27 novembre 2024.
Cosa c’è nel Cedolino della Pensione di Gennaio
Da gennaio 2025, le pensioni saranno rivalutate dello 0,8%. Il tasso confermato dal ministro Giorgetti è provvisorio: ciò significa che alla fine del 2025 riceveranno la perequazione sulla base dell’inflazione effettivamente realizzata.
Tale rivalutazione sarà già calcolata nel cedolino di gennaio 2025. Tuttavia, non tutti i pensionati riceveranno una rivalutazione piena dello 0,8%: solo quelli che prendono un assegno fino a 4 volte il trattamento minimo. Al di sopra di questa soglia, infatti, la rivalutazione sarà gradualmente decurtata:
- godranno di una rivalutazione piena dello 0,8% coloro il cui assegno non supera 4 volte il minimo;
- sarà dello 0,72% per le pensioni tra le 4 e le 5 volte il minimo;
- scendo allo 0,6% per le pensioni sopra 5 volte il trattamento minimo.
Segue una simulazione degli importi (lordi) rivalutati che verranno riconosciuti nel 2025:
PENSIONE | INCREMENTO | PENSIONE RIVALUTATA |
1.000 euro | 8 euro | 1.008 euro |
1.500 euro | 12 euro | 1.512 euro |
2.500 euro | 19,92 euro | 2.519,92 euro |
3.200 euro | 24,71 euro | 3.224,71 euro |
4.000 euro | 29,52 euro | 4.029,52 euro |
I pensionati al minimo, invece, godranno di una rivalutazione più alta: saliranno a 616,67 euro al mese.
Nel cedolino della pensione di gennaio non ci saranno gli arretrati del 2024. A inizio anno, l’inflazione del 2024 era stata ipotizzata del 5,4%. Tale aliquota poi è stata confermata a fine anno, pertanto nessuna perequazione sarà riconosciuta ai pensionati: hanno già avuto tutto quello che dovevano avere.
Quando arriva l’accredito
Il pagamento della pensione di gennaio è previsto per venerdì 3 gennaio. A differenza degli altri mesi, infatti, a gennaio la pensione arriva il secondo giorno bancabile del mese anziché il primo.
La data di accredito riguarda sia i titolari di c/c postale che bancario. Per ritirare la pensione in contanti presso gli uffici postali però occorre rispettare il calendario con la suddivisione per cognome.