HomeEvidenzaPatente a Crediti, Consiglio di Stato e Artigiani chiedono il rinvio

Patente a Crediti, Consiglio di Stato e Artigiani chiedono il rinvio

Patente a Crediti nei Cantieri edili ed affini, il Consiglio di Stato e l’associazione Artigiani chiedono il rinvio dell’entrata in vigore dell’obbligo, stabilito per il 1° ottobre 2024.

Manca meno di un mese dall’avvio del nuovo sistema che voluto dal Governo con le promessa di alzare gli standard di sicurezza delle aziende che operano nei cantieri, e ridurre il rischio di infortuni sul lavoro. E nel frattempo restano ancora da completare due tasselli non di poco conto per le 832.000 tra imprese e lavoratori autonomi coinvolti.

Rinvio entrate in vigore della Patente a Crediti: dopo il 1° ottobre 2024

Il primo tassello mancante è certamente la pubblicazione del Decreto ministeriale attuativo della Patente. Sulla bozza presentata dal Ministero del Lavoro il Consiglio di Stato ha, pochi giorni fa, espresso un parere vincolante: la sospensione della Patente in caso di morte del lavoratore può realizzarsi solo c’è colpa grave del datore o di un suo interposto. Inoltre da Palazzo Spada fanno sapere che sarebbe opportuno un rinvio dell’entrata in vigore dell’obbligo di Patente per le imprese che lavorano nei cantieri.

La data di entrata in vigore di ogni provvedimento deve dipendere dalla data sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, fa presente il Consiglio di Stato. Data non ancora nota al momento. Per cui la raccomandazione è di rinviare la decorrenza del 1° ottobre 2024 qualora il decreto ministeriale attuativo non sia pubblicato entro il 30 settembre 2024.

Il secondo è il rilascio del sistema informatico su cui presentare la domanda e ottenere il rilascio della Patente in formato digitale. Su questo la competenza è dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Ma è evidente che fino a quando non ci sarà il Decreto, la piattaforma non sarà lanciata.

Gli Artigiani chiedono il rinvio

Se praticamente nulla è pronto per l’avvio di questa nuova fase per la Sicurezza sui luoghi di lavoro, in cui imprese e consulenti andranno a caricarsi di ulteriore burocrazia, perchè non decidere sin da subito di rinviare oltre il 1° ottobre?

E’ la proposta che arriva dall’associazione artigiani CNA di Treviso che rompe il silenzio tra le organizzazioni di rappresentanza, nazionali e territoriali, e lancia l’appello in nome della “preoccupazione” crescente tra le ditte artigiane.

«L’obbligo dell’entrata in vigore della patente a punti va senz’altro prorogato perché il 1º ottobre è alle porte e le incertezze e le criticità sono ancora troppe – dichiara Luca Frare, presidente di CNA territoriale di Treviso –. La proroga serva poi a ripensare lo strumento nei contenuti e il metodo a cui si è pervenuti a questa “soluzione”».

I dubbi degli Artigiani

Sono i molti i dubbi degli artigiani, edili e non, che lavorano nei cantieri. L’obbligo riguarda anche piastrellisti, impiantisti, falegnami, ecc. insomma tutti coloro che entrano in un cantiere per eseguire delle lavorazioni.

Si chiede ad esempio di rivedere la limitazione dell’obbligo alle aziende con certificazione SOA con livello pari o superiore a III (le uniche obbligate dalla bozza di Decreto). In un cantiere i rischi devono essere condivisi da tutti i presenti, che lavorino per una Pmi o per una grande azienda, fanno presente. Le aziende che hanno la SOA III (quindi escluse) sono spesso anche quelle più grandi e con la struttura organizzative ed economica in grado di fronte agli adempimenti burocratici. La sensazione, dicono da CNA Treviso, è che “si voglia ancora una volta penalizzare le imprese artigiane che sono, per altro, la stragrande maggioranza delle aziende presenti nel settore e quelle che sono spesso presenti nei grandi appalti delle opere pubbliche e private”.

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