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Banche. Colombani (First Cisl): “Carige. Rilancio possibile, più credito all’economia. No a nuovi tagli, la rete va potenziata”

Roma, 6 ottobre 2020. Aumentano i prestiti grazie alle garanzie statali, ma bisogna fare di più. La presenza sul territorio è fondamentale per la crescita sui ricavi. Eletto il nuovo segretario generale di First Liguria: è Fabrizio Mattioli  

”Carige ha tutte le carte in regola per tornare a svolgere un ruolo di primo piano. L’importante è che prosegua nel cammino intrapreso negli ultimi mesi, concentrandosi sul credito a imprese e famiglie. E’ un dovere verso il territorio e verso i lavoratori, che con i loro sacrifici hanno permesso il salvataggio della banca”. A dichiararlo è il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani.

“Il primo rendiconto infrannuale della nuova gestione mostra che un ritorno all’utile è possibile – ha proseguito Colombani, intervenuto oggi al Consiglio generale della First Liguria, cui ha partecipato anche il segretario generale della Cisl ligure Luca Maestripieri, che ha eletto nuovo segretario generale Fabrizio Mattioli – Il deflusso della raccolta diretta si è arrestato, i depositi aumentano. Crescono i finanziamenti alle imprese, mentre l’incidenza dei crediti deteriorati è ormai molto contenuta. Ma soprattutto si registra un andamento molto positivo dei crediti assistiti da garanzia pubblica: il valore di quelli deliberati al 30 giugno è infatti di 1.8 miliardi, pari a tre volte la quota di mercato impieghi del gruppo”.

“Se la crisi Covid – 19 obbliga a riconsiderare i tempi del percorso di rilancio di Carige – ha aggiunto il numero uno dei bancari della Cisl – occorre anche riflettere sulla necessità di recuperare ricavi da intermediazione creditizia come fattore chiave per il ritorno all’utile. Al 30 giugno il valore medio dei crediti per ogni dipendente dei cinque maggiori gruppi bancari era di 4.7 milioni contro solo 3.2 milioni per Carige. Recuperando questo gap si otterrebbero gli interessi netti aggiuntivi necessari per tendere agli oltre 500 milioni di ricavi operativi (comprensivi delle commissioni sui servizi) su cui, nell’ultimo piano strategico, è costruito il percorso di riequilibrio dei ricavi rispetto ai costi”.

“Ci sono le condizioni per una crescita degli impieghi – ha concluso Colombani – una crescita che può venire prima di tutto dai crediti garantiti dallo Stato. Va anche colta l’occasione offerta dal superbonus per l’efficienza energetica degli edifici. Non bisogna invece tornare sulla strada percorsa in passato, quella del taglio dei costi. Tagliare significa precludersi la possibilità di incrementare i ricavi. Senza filiali non si fa credito, inutile illudersi. Ecco perché crediamo sia necessario rivedere il piano industriale, investendo sulla rete, anche dal punto di vista tecnologico con il previsto ammodernamento dei sistemi informatici, e sulle professionalità di chi ogni giorno opera a contatto con la clientela ”.

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Fonte: cisl.it

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