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Fondo perduto ‘perequativo’: domanda e tempi di pagamento. Parla il Direttore Agenzia delle Entrate

Durante un’intervista concessa al quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini interviene sulla spinosa questione dei contributi a fondo perduto Covid che partite Iva, imprese e professionisti stanno aspettando di poter chiedere e ottenere dalla stessa ‘Agenzia’.

In particolare i colleghi de ‘Il Sole’ si soffermano sulla terza tranche di aiuti, il cosiddetto contributo ‘perequativo’ quello che terrà conto anche della redditività, domandando quando sarà attiva la piattaforma che darà il via alle domande e poi ai pagamenti.

Segue una parte dell’intervista a Ruffini.

Siete ancora in prima linea nelal gestione dei sostegni alle imprese in crisi. Qual è il bilancio dell’agenzia delle ‘uscite’?

“In un momento davvero difficile l’Agenzia si è dovuta riorganizzare per garantire in tempi rapidi il sostegno necessario per supportare le famiglie, le attività economiche ed evitare il collasso del sistema. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo erogato 21 miliardi di euro di contributi a fondo perduto. Ma non va neppure dimenticato che nello stesso periodo l’Agenzia ha continuato a svolgere la sua attività ordinaria, erogando in tempi celeri 30 miliardi di euro di rimborsi fiscali”.

Con il decreto Sostegni bis appena approvato questa operazione non è ancora finita. Dovete definire la piattaforma per il calcolo perequativo sulla base degli utili. Quando arriverà?

“Siamo già a lavoro per definire la procedura. Occorrerà poi elaborare la banca dati delle dichiarazioni che perverranno entro il 10 settembre per individuare i criteri che il Mef potrà adottare nell’emanazione del decreto ministeriale previsto”.

Dalle parole del Direttore dell’AdE appare evidente che la tempistica non sia breve, poichè dopo il 10 settembre 2021 – data entro la quale le partite Iva, imprese, professionisti devono inviare la dichiarazione dei redditi (clicca qui) – ci sarà anche un’attività di elaborazione dei dati pervenuti, che sarà utile all’emanazione di un decreto che dunque potrebbe arrivare anche dopo il mese di settembre, con conseguente slittamento dei tempi di attivazione della piattaforma per le domande e quindi dei pagamenti a favore dei beneficiari.

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